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Ferraraitalia, in collaborazione con il gruppo organizzatore del concorso fotografico FramE, offre una visita guidata gratuita al Museo archeologico di Ferrara con i reperti di Spina venerdì 29 settembre 2017 alle 17.30 (via XX Settembre 122) per i primi 5 lettori che scriveranno all’indirizzo redazione@ferraraitalia.it.
L’iniziativa è inserita nel calendario di “Internazionale a Ferrara” e vinceranno la visita guidata gratuita le prime 5 persone che invieranno nome e cognome entro domenica 24 settembre alla redazione di Ferraraitalia specificando nell’oggetto ‘Ferraraitalia_fotoContestFramE’.

Visita guidata gratuita per 5 lettori di Ferraraitalia con FramE al Museo Archeologico di Ferrara venerdì 29 settembre 2017

I vincitori dei 5 biglietti d’ingresso gratuito potranno ammirare i reperti dell’antica civiltà di Spina, conservati nel Museo archeologico nazionale di via XX Settembre 122 a Ferrara con l’accompagnamento di una guida speciale. In occasione del festival “Internazionale a Ferrara” (29 settembre-1 ottobre 2017), la visita sarà arricchita dalla mostra allestita da FramE nel loggiato davanti al giardino del museo. In esposizioni ci saranno le dodici fotografie vincitrici, legate a quattro temi descrittivi delle caratteristiche della città di Ferrara: il verde dei giardini, le origini agricole, l’arte e artigianato.

FramE2017 foto contest agosto “La nostra terra” – 1a classificata Viviana Carli

Il concorso FramE – partito a gennaio 2017 per concludersi a gennaio 2018 – è stato progettato per raccontare in tutte le sue sfaccettature una città antica e monumentale come Ferrara ma anche tutto il suo territorio con gli scatti selezionati tra quelli di un centinaio di partecipanti (tre vincitori per ogni mese, oltre alle menzioni speciali assegnate di volta in volta) per ogni argomento che viene lanciato mensilmente dagli organizzatori: gruppo FramE, associazione Riaperture, magazine online Listone Mag in collaborazione con diversi enti, associazioni e partner del territorio.

FramE2017 foto contest settembre “Atti Unici” – 3o Roberto Del Vecchio

I contenuti delle foto che saranno in mostra al Museo Archeologico riguardano l’aspetto artistico-artigianale e quello verde e rurale che caratterizzano da sempre Ferrara sia nella sua dimensione di città a misura d’uomo sia nel suo territorio provinciale più ampio. Arte e natura, tra l’altro, restano alla base dell’unicità di una città e di un’area che hanno ottenuto il riconoscimento dell’Unesco come patrimonio dell’umanità. Due gruppi di foto in mostra saranno a tema verde (quelle le vincitrici dei contest “L’erba del vicino” e “La nostra terra”) mentre altre due gruppi metteranno in primo piano i personaggi legati ai temi di “Arti e mestieri” e “Atti unici”.

FramE2017 foto contest marzo “Arti e mestieri” – 1a ValentinaTomasi

Scrivete subito e vincerete un giro nella storia tra antichità e presente! Ai primi 5 sarà inviata una mail di comunicazione del premio.

FramE2017 foto contest giugno “L’Erba del vicino” – 1o Francesco Sammaritani
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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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