Skip to main content

 

Trasporti. Ferrovia Bologna-Portomaggiore, partono i lavori per il definitivo ripristino del tratto interessato dall’alluvione dell’Idice del novembre 2019. Servizio di bus sostitutivi tra Budrio e Portomaggiore fino a settembre. Corsini “Lavori necessari per dare maggiore sicurezza ad una linea di grande rilevanza per la mobilità tra l’area bolognese e il ferrarese”

La sopraelevazione della massicciata consentirà anche la soppressione di due passaggi a livello

Bologna – Entrano nel vivo i lavori di ammodernamento e completo ripristino delle condizioni di sicurezza della linea ferroviaria regionale Bologna-Portomaggiore, interessata dalla rottura del fiume Idice in località Vedrana (frazione di Budrio) del novembre 2019: da lunedì 15 febbraio chiude il tratto compreso tra Budrio e Portomaggiore, per consentire la realizzazione degli interventi.
I treni rispetteranno il normale orario tra Bologna e Budrio, mentre saranno sostituiti da bus per il tragitto tra Budrio e Portomaggiore. E questo fino al termine dei lavori, previsto per il prossimo settembre.
La tratta rimase interrotta a fine 2019, per circa un mese e mezzo, nel tratto compreso tra Budrio e Mezzolara. Questo a causa della erosione della massicciata generata dalle acque uscite sul piano della campagna a seguito della rottura dell’argine dell’Idice, avvenuta il 17 novembre 2019.

La linea venne riattivata in via provvisoria nei primi giorni del 2020, dopo un intervento di riparazione urgente eseguito da Ferrovie Emilia-Romagna (Fer), concluso in tempi record. I lavori in cantiere saranno realizzati grazie ad un finanziamento regionale di 5,5 milioni di euro, nell’ambito della seconda tranche dei fondi post-alluvione assegnati nel luglio scorso dalla Protezione civile nazionale.
Risorse che si vanno a sommare ad un primo stanziamento risalente ad aprile di 2,5 milioni di euro destinati ai lavori per riaprire provvisoriamente la linea.
“Capisco che per i viaggiatori l’interruzione creerà un certo disagio- osserva l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini– ma credo davvero che quanto si realizzerà sarà decisivo per rendere più sicura e veloce una linea che è di grande importanza per la mobilità sul territorio”.

Cosa prevede l’intervento

I lavori prevedono la sopraelevazione della massicciata, intervento che metterà in sicurezza il tracciato e consentirà la realizzazione di due nuovi sottopassi all’intersezione della linea ferroviaria con via Mingarano e via Bacchiere, dalle parti di Vedrana, frazione di Budrio, e contestuale eliminazione degli attuali passaggi a livello, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza della circolazione stradale e anche di fluidificare il traffico automobilistico.
Sulla linea è inoltre già in corso il rinnovo integrale dei sistemi di segnalamento e di sicurezza, a partire dall’implementazione del sistema SCMT, in linea con gli standard tecnici di riferimento nazionali.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it