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Da ufficio stampa

L’assessore Donini: “Possiamo ritenere completato il rinnovo di questa linea. Stiamo rimodulando gli orari per superare alcune problematiche, così come ci è stato chiesto dai sindaci e dagli utenti pendolari”

Oggi (ieri ndr) a Bologna il viaggio inaugurale. Il nuovo treno Stadler ETR 350 punta su sicurezza, confort, puntualità e affidabilità.

Bologna – Si compone di 5 carrozze di nuova generazione, dotate di 265 posti a sedere e 350 in piedi. E’ il nuovo treno ETR 350, presentato e partito questa mattina, per un viaggio di prova, dalla stazione Centrale di Bologna e diretto a Budrio. A illustrane le caratteristiche l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini insieme alla Presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri e al direttore Sales e Marketing Italia di Stadler, Maurizio Oberti.

Di questo investimento e dei miglioramenti in termini di efficienza della rete ferroviaria regionale ha parlato l’assessore ai Trasporti, Raffaele Donini, che ha sottolineato il fatto che “Con la consegna di questo treno possiamo ritenere completo il rinnovo della linea per Portomaggiore. Grazie a questo nuovo inserimento nella flotta di treni di moderna concezione, aumentano e migliorano sensibilmente i collegamenti nella nostra regione a beneficio del trasporto pendolare. A tale proposito – prosegue ancora l’assessore- stiamo lavorando con gli amministratori locali e con i comitati dei pendolari per rivedere gli orari. Abbiamo ascoltato con attenzione le loro richieste per superare alcune problematiche,così come ci è stato chiesto dai sindaci e dagli utenti”

“Gli impegni che si traducono in fatti concreti- ha detto la presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri- sono sempre per noi il motivo di soddisfazione più grande: il treno che ci è stato consegnato oggi da Stadler si aggiunge ai 19 nuovi convogli che Tper ha messo in servizio in meno di 4 anni e segna una tappa particolarmente significativa perché va a completare la dotazione di treni elettrici nelle ferrovie che collegano Bologna con Vignola da un lato, e Portomaggiore, dall’altro. È peraltro il primo dei 7 nuovi treni, il cui acquisto è stato portato a termine in via anticipata rispetto alla decorrenza del nuovo contratto di servizio, fissata al 2019, e ai rispettivi obblighi d’investimento in nuovi rotabili. A sostegno di questo investimento di Tper, pari ad oltre 46 milioni di euro- sottolinea la presidente- la Regione Emilia-Romagna ha concorso con circa 8 milioni di euro. Investimenti di questa portata sono possibili grazie alla solidità economico-finanziaria raggiunta da Tper e ai risultati di bilancio conseguiti.”

L’ETR 350

Con l’imminente entrata in esercizio di questo nuovo treno Stadler si completa il parco treni della linea Bologna-Portomaggiore, le cui corse saranno tutte coperte con questi rotabili moderni e totalmente ecocompatibili.

Il convoglio, che entrerà in funzione entro marzo, rientra tra i 22 treni (14 Stadler ETR 350 e 8 composizioni Vivalto a due piani) inseriti nel “Piano anticipazione” della cosiddetta “Gara del ferro”, finanziato dalla Regione e Trenitalia/TPER per 150 milioni di euro.

Dotato di 8 ampie porte per salire agevolmente, 2 postazioni per alloggiare le carrozzine, può essere utilizzato agevolmente dalle persone con disabilità motoria. Inoltre, essendo fornito di ganci portabici in grado di ospitare in sicurezza 18 biciclette e pianale ribassato sul 90% di tutta la superficie calpestabile, favorisce la ciclopedonabilità dei passeggeri che scelgono questa modalità di trasporto.

L’orario ferroviario

L’altra novità riguarda il miglioramento dell’orario ferroviario che interessa la tratta Bologna -Portomaggiore, sul quale la Regione Emilia-Romagna sta lavorando insieme a Tper, Ferrovie Emilia-Romagna, Comitato pendolari e agli amministratori locali del territorio.

In particolare, nella proposta di miglioramento di alcune corse, ora in corso di valutazione da parte del Comitato pendolari, viene accolta la richiesta di prolungare il treno in partenza da Bologna alle 17.01 (che oggi arrivava solo fino a Budrio) fino a Portomaggiore, e di risolvere il problema dell’attuale partenza del treno da Bologna alle 13.11, troppo ravvicinato rispetto all’uscita di scuola degli studenti. L’ipotesi è ripristinare la partenza da Bologna alle 13,31, come in precedenza. Inoltre, tutte le corse del pomeriggio da Bologna, dalle 16 in poi, verranno riposizionate intorno al minuto 0.3, come stabilito prima del dicembre 2016, quando su disposizione dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria, la velocità massima consentita sulle linee regionali (Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro e Parma-Suzzara) gestite da Ferrovie Emilia Romagna venne portata a 70 km/h fino all’entrata in dotazione del Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT).
La linea Bologna-Portomaggiore è una delle linee con il migliore grado di puntualità in Regione, con un livello attorno al 98%.

Il Piano di rinnovamento della rete ferroviaria regionale

Al rinnovamento del parco treni si aggiunge un piano triennale per ammodernare e rendere più accessibili e funzionali le stazioni, sia sulle linee nazionali che su quelle regionali. Per raggiungere l’obiettivo, la Regione può contare su 40 milioni di euro, di cui 30 resi disponibili da Rfi (Rete ferroviaria italiana) con il progetto nazionale “500 stazioni”, che interessa 40 hub del territorio regionale. Nel 2016 sono partiti gli interventi per innalzamento dei marciapiedi, ristrutturazione dei sottopassi, installazione di ascensori, segnaletica, illuminazione led, nuove pensiline su cinque stazioni (San Benedetto Val di Sambro, Porretta, Vergato, Riola e Riccione), a cui se ne aggiungeranno altri undici nel biennio 2017-2016.

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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