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Da: Conservatorio Ferrara Press

FESTA DELLA MUSICA 2019

Suoni senza frontiere: da Mozart ai giorni nostri

Due serate per due spettacoli promossi dal Conservatorio Frescobaldi

Sabato 22 ore 20.45 e domenica 23 giugno 2019 ore 18

Teatro Nuovo di Ferrara

Ingresso libero

COMUNICATO STAMPA

Ferrara – Una festa in musica per allietare la città e l’arrivo dell’estate. Ogni anno, a giugno, si festeggia in musica il solstizio con la Festa europea della Musica, manifestazione nata in Francia nel 1982, che porta i musicisti per le strade delle città. Quest’anno, la manifestazione popolare arriva anche a Ferrara. Il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, infatti, prende spunto dalla Fête de la Musique e propone due serate al Teatro Nuovo, sabato 22 e domenica 23 giugno, per festeggiare l’arrivo dell’estate e concludere la prima parte della programmazione di eventi promossi dall’istituto di alta formazione musicale. Entrambi gli eventi saranno a ingresso gratuito.

Saranno due giorni che omaggeranno la musica e le sinergie che essa sa creare. Sabato 22 giugno alle 20.45 al Teatro Nuovo (piazza Trento Trieste 52) protagonisti saranno i solisti e l’orchestra al completo del Conservatorio Frescobaldi, diretti da Marco Titotto, che si esibiranno portando un repertorio di musica classica con brani di Mozart, Rossini, Verdi, Puccini, Mascagni, Gershwin, Morricone e Marquez. Spazio anche al repertorio lirico, che vedrà in scena gli allievi delle tre classi di canto delle docenti Cinzia Forte, Milena Milena Josipovic e Gloria Banditelli. Sul palco ci saranno gli allievi Mariska Bordoni, Daniela Cappiello, Federica Di Rocco, Giulia Pierucci, Naoko Tanigaki, soprani, Giulia Tenuta, mezzosoprano, Daniele Carluccio, Ester Ventura, baritono. Un brano per grande orchestra e percussioni, il famoso ‘Danzon n.2’ di Marquez, farà da ideale ponte, durante la serata, alla seconda parte dell’evento, con il concerto Frescobaldi Latin Jazz Ensemble, con Elvio Ghigliordini e Guido Querci su musiche di Dizzy Gillespie, Alfredo Rodriguez, Quincy Jones ed Elvio Ghigliordini. L’ensemble nasce dalla masterclass a cura di Elvio Ghigliordini (flauti, sax baritono e clarinetto basso), realizzata durante l’anno accademico al Conservatorio. Il concerto vedrà sul palco Elvio Ghigliordini, flauto, sax baritono, Viviana Severini, voce, Samantha Borgatti, ottavino, Roberta Fogli Cavalieri, Vanessa Candela e Sandro Tognazzo, flauto, Roberta Scabbia ed Elena Sofia Genova, violino, Stefano Melloni, clarinetto e sax, Stefano dall’Osso, sax, Sandro Comini, trombone, Giovanni Perin, vibrafono, Marco Rossi, pianoforte, Pier Simone Cinelli, chitarra elettrica, Davide La Rosa Martina Di Camillo, Manlio La Rosa, basso elettrico, Filippo Gris, batteria e timbales, e Guido Querci, congas, timbales e batteria.

La musica è senza frontiere anche per la seconda serata, in programma domenica 23 giugno alle 18, sempre al Teatro Nuovo. Protagonista è il Dipartimento Jazz del Conservatorio Frescobaldi, con i docenti Roberto Manuzzi, Pasquale Morgante, Teo Ciavarella, Sandro Comini, Geoff Warren, oltre a Stefano Melloni e Guido Querci, e i migliori complessi e studenti dei corsi Jazz di pianoforte, sassofono, trombone, flauto, canto, chitarra, basso elettrico, contrabbasso, batteria e percussioni. I gruppi sono Lunar Damask e il Duo Severini – Di Camillo. Sarà un viaggio a 360 gradi nelle canzoni più celebri, da Quincy Jones a Stevie Wonder, da Chick Corea a Freddie Hubbard. L’ingresso, anche per questa serata, è libero. Il pomeriggio in teatro sarà animato oltre che dai vari ensemble vocali e strumentali anche da momenti di presentazione delle varie attività svolte durante l’anno dal Dipartimento Jazz in collaborazione con altre associazioni della città come il Jazz Club Ferrara e le associazioni Musijam e L’ultimo baluardo.

Durante il concerto verrà inoltre svolta la premiazione del primo concorso dedicato al musicista Massimo Rudy” Trevisi (1944 – 2017), mirandolese di nascita, clarinettista, sassofonista e arrangiatore, fu primo clarinetto del teatro Comunale di Bologna per anni svolse parallelamente una importantissima attività come jazzista e arrangiatore, partecipando con Mauro Malavasi al lancio della Fonoprint di Bologna e curando come arrangiatore, sassofonista, percussionista e tastierista i primi cinque LP di Vasco Rossi: “Vado al massimo” del 1982, “Bollicine” del 1983, “Cosa succede in città” del 1985, “C’è chi dice no” del 1987 , “Liberi liberi” del 1989, oltre a decine di prodotti discografici “dance” del periodo. Il premio verrà conferito ai migliori arrangiamenti o composizioni originali dagli allievi dei corsi di Composizione e Arrangiamento Jazz e sarà consegnato dai docenti del Conservatorio Frescobaldi.

Da: Conservatorio Ferrara Press

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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