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da: organizzatori

Il penultimo appuntamento dell’edizione 2015 del festival itinerante Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, occuperà un intero weekend.
Il trombonista Mauro Ottolini, sarà infatti inizialmente protagonista di un concerto al Teatro Asioli di Correggio, sabato 30 maggio alle ore 21, con i suoi fantasmagorici Sousaphonix.
Questa orchestra dagli esuberanti colori, suoni e gag sceniche eseguirà la “Musica per una società senza pensieri” con un organico di spericolata varietà: Mauro Ottolini (trombone, conchiglie, flauti sardi, direzione), Vanessa Tagliabue Yorke (voce, pentole cromatiche), Vincenzo Vasi (voce, theremin, giocattoli, elettronica), Flavio Davanzo (tromba), Guido Bombardieri (sax alto, clarinetto), Dan Kinzelman (sax tenore, flauto, clarinetto basso), Roberto De Nittis (fisarmonica, armonio a pedali, piano giocattolo, tastiere), Enrico Terragnoli (banjo, chitarra elettrica, podofono), Danilo Gallo (contrabbasso, balalaika bassa, liuto basso), Zeno de Rossi (batteria), Simone Padovani (percussioni).
Il giorno dopo, domenica 31 maggio, Ottolini tornerà a incontrare il pubblico sempre a Correggio, nella Sala Conferenze di Palazzo Principi alle ore 17:30 (ingresso libero), dove verrà proiettato il film “Musica per una società senza pensieri”: i Sousaphonix affidati alla regia di Francesco Crapanzano.
Il concerto e la proiezione sono realizzati in collaborazione con il Comune di Correggio nell’ambito di Correggio Jazz.

Biglietti: concerto del 30 maggio, prezzo unico euro 10; proiezione del 31 maggio, ingresso libero.

Meritatamente travolto dal successo della precedente avventura dei Sousaphonix (quel Bix Factor che nel 2012 gli ha fatto vincere il Top Jazz), Mauro Ottolini ha da poco sfornato il primo di due volumi che compongono un nuovo concept album di generose dimensioni e dai traboccanti contenuti musicali (pubblicato come il precedente dalla Parco della Musica Records).
Ispirandosi a una formazione realmente esistita quasi un secolo fa a Primolano, al confine con l’Austria, l’Orchestra della Società Senza Pensieri, ma soprattutto alle Folk Songs di Luciano Berio, Ottolini crea un paesaggio fantastico attraversato dalle più varie etnie musicali.
Una babele di lingue e colori strumentali nella quale Ottolini diffonde tutta la sua immaginifica vena di arrangiatore: pagine originali mescolate con motivi folk, canti alpini e ritmi caraibici, melismi orientali e suoni contemporanei, filastrocche e ninne nanne.
Per dare vita a tutto ciò, i Sousaphonix pare abbiano saccheggiato un museo degli strumenti musicali: ai fiati e la ritmica tipici del jazz si affiancano sulla scena oggetti esotici, conchiglie, pentole e giocattoli.
Nato a Bussolengo (VR) nel 1972, Ottolini abbandona il suo posto nell’orchestra dell’Arena di Verona, per darsi alla vita girovaga del jazzista. Suona con Frank Lacy, Trilok Gurtu, Kenny Wheeler, Han Bennink, Carla Bley, Steve Swallow, Tony Scott, Maria Schneider, Enrico Rava e si ritaglia un posto al fianco dei big della canzone italiana, anche come arrangiatore (Negramaro, Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Vinicio Capossela, Malika Ayane, ma anche Luciano Pavarotti ed Amii Stewart).
Oggi suona assiduamente con Franco D’Andrea (trio e sestetto), ma ormai Ottolini è soprattutto il leader di alcune delle più sorprendenti formazioni della musica creativa italiana. Oltre ai Sousaphonix (che rivelano al massimo grado il suo amore per il jazz antico e contemporaneo, sorvolando piuttosto l’era di mezzo del bop), ricordiamo gli Smashing Triad(s), i Lato Latino, l’orchestra Ottovolante, i Separatisti Bassi, oltre a molte altre combinazioni.
Inoltre, domenica 31 maggio (alle ore 17:30 presso il Palazzo Principi; ingresso libero) Ottolini presenterà il film Musica per una società senza pensieri, che lo ritrae all’opera coi suoi Sousaphonix.

Informazioni:
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: ejn@ejn.it
website: www.crossroads-it.orgwww.erjn.it

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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