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Da ufficio stampa Teatro Nuovo

Il 9 febbraio alle 21 approda al Teatro Nuovo di Ferrara ‘Filmusic’, il concerto dell’Orchestra Senzaspine di Bologna dedicato alle colonne sonore più emozionanti del grande cinema. In occasione del Carnevale, quest’anno gli spettatori più estrosisono invitatia presentarsiin teatro in maschera. Naturalmente, i look dovranno essere ispirati ai personaggi del grande schermo. Pirati, condottieri, supereroi, elfi, principesse ed extraterresti: c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’outfit più bello sarà premiato con un biglietto per il prossimo concerto dell’orchestra under 35.
Il concerto, diretto da Matteo Parmeggianie Tommaso Ussardi, spazierà dalla suite de ‘Il Signore degli Anelli’alle note di ‘Guerre stellari’, passando per intramontabili classici come ‘La Cavalcata delle Valchirie’e‘La Moldava’.

Adatto al pubblico di ogni età, ‘Filmusic’ sarà un susseguirsi di colpi di scena e sorprese, duelli, travestimenti e colori, immersi nella musica sinfonica che ha reso immortali i film più amati della storia.

Orchestra Senzaspine

L’Orchestra Senzaspineè un’associazione che conta più di 350 musicisti under 35.

L’Orchestra è nata nel 2013 da un’idea di due amici: i giovani direttori Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani, presidente e vicepresidente dell’associazione.

I Senzaspine, in formazione variabile, hanno già all’attivo oltre 200 eventi musicali ed hanno collaborato con solisti di fama internazionale, tra cui Enrico Dindo e DejanBogdanovich, SofyaGulyak e Laura Marzadori, primo violino del Teatro alla Scala. Numerosi i sold out registrati nei teatri più prestigiosi di Bologna. L’Orchestra ha inaugurato a novembre 2016 la prima stagione del Mercato Sonato, sua casa e spazio al centro di un progetto di rigenerazione urbana e culturale voluto dal Comune di Bologna. Il progetto Mercato Sonato gode del sostegno di Mibact Regione Emilia-Romagna, Fondazione Unipolis, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Unipol, Maresca & Fiorentino, Borsari, Argenteria Corradini e del patrocinio di Regione Emilia Romagna e Quartiere San Donato-San Vitale. Media partner del Mercato Sonato è Radio Città del Capo. www.senzaspine.com

BIGLIETTI

biglietteria del

TEATRO NUOVO DI FERRARA

aperta dal martedì al sabato
dalle ore 11.00 alle ore 13.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.00

ON LINE

sul sito

PREZZO BIGLIETTI

Poltronissima € 30,00 ridotto € 27,00
Platea € 27,00 ridotto € 24,00
I Galleria € 24,00 ridotto € 21,00
II Galleria € 18,00 ridotto € 16,00

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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