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Da Organizzatori

Milano, 13/10/2017 – Cresce esponenzialmente il numero dei Ferraresi che utilizzano l’autobus per spostarsi in Italia: è quanto emerge dal bilancio redatto da FlixBus, primo operatore del settore in Europa, in occasione del suo secondo anniversario nella città estense. In un solo anno le prenotazioni con partenza da Ferrara sono infatti triplicate, complice la progressiva istituzione di nuove corse senza cambio verso città a breve e medio raggio in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, oltre che con alcuni dei maggiori centri della Penisola, sia al nord che al centro e al sud. Il tutto nel segno dell’accessibilità e del comfort, con biglietti a partire da soli 5 € e servizi a bordo quali Wi-Fi gratuito e prese elettriche, ideali soprattutto per chi desidera lavorare in viaggio, sedili spaziosi e reclinabili e toilette.
Meta preferita dai Ferraresi è Roma, raggiungibile due volte al giorno, anche in notturna; completano il podio Milano e Verona, quest’ultima a solo un’ora e 20 minuti, mentre al quarto e al quinto posto si incontrano, rispettivamente, Napoli e Torino. Rispetto alle altre destinazioni, con FlixBus si può arrivare in Veneto anche a Venezia, Padova, Treviso e Rovigo, e in Lombardia in circa tre ore all’aeroporto di Orio al Serio, relazione, quest’ultima, particolarmente utile a chi deve decollare dallo scalo bergamasco. Completano il quadro le corse verso il Friuli-Venezia-Giulia, dirette a Trieste e Udine, e quelle per Firenze. A Ferrara gli autobus verdi di FlixBus partono dal Piazzale della Stazione.
I collegamenti per Venezia e Napoli sono inoltre disponibili anche da Porto Garibaldi: dalla fermata FlixBus in Viale dei Mille, inoltre, è possibile spostarsi sul litorale adriatico raggiungendo Pesaro e Ancona, e viaggiare verso Perugia, Caserta e Salerno.
Tutte le corse in partenza da Ferrara e da Porto Garibaldi sono prenotabili sul sito www.flixbus.it, tramite l’app gratuita nelle agenzie viaggi affiliate, oltre che dall’autista alla partenza, a prezzo pieno e secondo disponibilità.

A proposito di FlixBus
FlixBus è un giovane operatore europeo della mobilità. Dal 2013 offre un nuovo modo di viaggiare, comodo, green e adatto a tutte le tasche. Con una pianificazione intelligente della rete e una tecnologia superiore, FlixBus ha creato la rete di collegamenti in autobus intercity più estesa d’Europa, con oltre 200.000 collegamenti al giorno verso 1.200 destinazioni in 26 Paesi.
Fondata e avviata in Germania, la start-up unisce esperienza e qualità lavorando a braccetto con le PMI del territorio. Dalle sedi di Berlino, Monaco di Baviera, Milano, Parigi, Zagabria, Amsterdam, Stoccolma e Praga, il team FlixBus è responsabile della pianificazione della rete, del servizio clienti, della gestione qualità, del marketing e delle vendite, oltre che dello sviluppo del business e tecnologico. Le aziende di autobus partner – spesso imprese familiari con alle spalle generazioni di successo – sono invece responsabili del servizio operativo e della flotta di autobus verdi, tutti dotati dei più alti standard di comfort e di sicurezza. In tal modo, innovazione, spirito imprenditoriale e un brand affermato della mobilità vanno a braccetto con l’esperienza e la qualità di un settore tradizionalmente popolato da PMI. Grazie a un modello di business unico a livello internazionale, a bordo degli autobus verdi di FlixBus hanno già viaggiato milioni di persone in tutta Europa, e sono stati creati migliaia di posti di lavoro nel settore.
www.flixbus.it/azienda

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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