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Da organizzatori

Arriva finalmente al cinema, e in anteprima per la città al cinema Boldini di Ferrara, Martedì 20 febbraio alle 21.00 il film documentario Fonderia​39 di Nico Guidetti che guida lo spettatore all’interno del cuore pulsante di Aterballetto, ​la più importante compagnia italiana di danza contemporanea, dove si respira anche dietro le quinte una grande passione e dedizione per questa arte.

Il regista del film Nico Guidetti ​dichiara di essere sempre stato affascinato dal processo creativo che sta alla base della creazione di una coreografia. ​Processo simile a qualsiasi forma d’arte, compreso il cinema: “c’è la costante ricerca di un ritmo, di uno sguardo, di un sapore​, che l’autore – come il coreografo – trasmette allo spettatore.” Da qui la scelta, per Fonderia​39​, di collocare il punto di ripresa dietro le quinte per mostrare non solo l’arte del balletto, ma anche gli aspetti tecnici, organizzativi e burocratici; il risultato di un lavoro fatto di fatica, entusiasmo, compromessi, intuizione, rigore e gioco di squadra.

Il desiderio di realizzare un film su Aterballetto nasce inoltre dalla una frequentazione consolidata con la compagnia, per la quale il produttore Mediavision​ documenta da decenni le nuove creazioni.

Il film già riconosciuto da diversi festival nazionali e internazionali – Selezione ufficiale al Biografilm Festival di Bologna, menzione speciale al Madrid Art Film Festival è prodotto da Mediavision ​in collaborazione con POPCult che ne cura la distribuzione, ​ed è stato realizzato grazie al sostegno di Regione Emilia-Romagna – Film Commission ​e alla stretta collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto.

A Ferrara l’appuntamento con la compagnia di danza è doppio. Martedì 20 febbraio alle 21.00 in anteprima al cinema Boldini il film Fonderia39, e sabato 24 febbraio 2018 alle 21.00 la compagnia Aterballetto sarà sul palco del Teatro Comunale di Ferrara con lo spettacolo “Bliss / Wolf” di J.Inger e H.Shechter.

Biglietto di ingresso 5 euro – 4 euro per i possessori dei biglietti della Stagione di Danza del Teatro Comunale di Ferrara.

pagina Facebook del film: https://www.facebook.com/Fonderia39Film/

trailer https://vimeo.com/214633861

download foto ​https://www.dropbox.com/sh/p3jlogs6yrcdequ/AADXx142_klgVUB6eyfoLIrLa?dl=0

Per info POPCult promozione e comunicazione

Giusi Santoro popcultdocs@gmail.com cell. 349 5652975

Ufficio stampa Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto

Stefania Catellani s.catellani@aterballetto.it cell. 335 1846595

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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Francesco Monini
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