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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Emilia-Romagna prima in Italia per capacità di spesa. L’assessore regionale Luciano Vecchi: “un ulteriore conferma della nostra capacità di impiego delle risorse europee per programmi di sviluppo e di innovazione. Ora al lavoro per realizzare programmi in grado di coordinare e rendere convergenti le diverse politiche regionali e condividerle con gli attori rilevanti di ciascun sistema”

L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia per capacità di utilizzo dei fondi europei Por Fesr 2007-2013 e in ulteriore miglioramento rispetto alla stessa annualità del programma precedente. Lo conferma, a Bologna, il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico durante il Comitato di sorveglianza del Por Fesr (Programma operativo regionale, Fondo europeo di sviluppo regionale), che ha coinvolto i rappresentanti dell’Unione europea, del ministero, della Regione Emilia-Romagna, delle province, delle associazioni di categoria e dell’università della regione.
«Per l’Emilia-Romagna, che già nelle precedenti rilevazioni figurava nelle prime posizioni, a livello nazionale, per capacità di utilizzo dei fondi Ue – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – un ulteriore conferma della capacità, qualitativa e quantitativa, di impiego delle risorse europee per programmi di sviluppo e di innovazione. Al contempo, occorre guardare al futuro. La programmazione per il 2013-2020 richiederà una governance innovativa, in modo da coordinare e rendere convergenti le diverse politiche regionali con i vari strumenti europei e condividerle con gli attori rilevanti di ciascun sistema. Proprio su questa capacità di integrazione e di sinergie tra politiche regionali, strategia delle imprese e attivismo dei diversi territori si misurerà l’efficacia di questa strategia su cui si baseranno le politiche di sviluppo regionali dei prossimi anni».
Per il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), i numeri parlano di quasi 280 milioni di euro di spesa certificata al 31 maggio 2014, su un totale di 347 milioni di risorse a disposizione per la programmazione 2007-2013, superando già l’obiettivo di spesa previsto per tutto il 2104. In termini percentuali, la Regione ha certificato il 72,59% degli impegni di spesa.
L’obiettivo di spesa per il 2013 sul totale del programma era di 201,2 milioni di euro e la spesa certificata al 31 maggio 2014 è di 278,2 milioni di euro.
Analizzando nel dettaglio i contributi erogati, per ricerca e innovazione (Asse I Por Fesr, che finanzia i Tecnopoli della Rete Alta tecnologia) sono stati destinati 118,4 milioni di euro; per l’Asse II, dedicato allo sviluppo innovativo delle imprese, i pagamenti certificati raggiungono i 43,8 milioni di euro. Per la qualificazione ambientale e lo sviluppo sostenibile (Asse III) i pagamenti certificati si assestano a 31,2 milioni di euro, mentre si sale a 69,4 milioni di euro la valorizzazione e la qualificazione del patrimonio ambientale e culturale (Asse IV).
I progetti realizzati nell’ultimo anno
Per quanto riguarda gli interventi realizzati nell’ultimo anno, nell’ambito della ricerca industriale e trasferimento tecnologico è stato avviato a Mirandola il nuovo laboratorio dedicato ai Materiali innovativi e ricerca applicata, gestito dalla Fondazione Democenter-Sipe in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, con le imprese della filiera del biomedicale e con altri laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. Il progetto ha visto 4,25 milioni di euro di investimento totale (di cui 3,8 di fondi regionali) e l’impiego di 20 ricercatori. Sempre nello stesso ambito hanno preso il via i nuovi programmi di ricerca sperimentale dedicati alle tecnologie antisismiche applicabili nei processi di ricostruzione, sia in ambito industriale, che civile e delle infrastrutture, realizzati dal Centro Interdipartimentale Edilizia e Costruzioni dell’Universita` di Bologna e dal laboratorio Larcoicos. L’iniziativa ha visto 900mila euro di investimento totale, di cui 810mila euro di contributo regionale e l’impiego di 12 nuovi ricercatori.
Sono invece finanziati nell’ambito dell’Asse II, dedicato allo sviluppo innovativo delle imprese, “gli investimenti produttivi delle imprese nelle aree colpite dal sisma”. Il bando ha visto 1.209 domande presentate, di cui 894 ammesse e 189 finanziate, pari a 23 milioni di contributi e a 80 milioni di investimenti finanziati.
E’ poi proseguita la realizzazione dei progetti dell’Asse II delle imprese innovative, così come sono prossime alla conclusione le realizzazioni previste dall’Asse IV per la qualificazione dei beni culturali e ambientali e l’innovazione delle imprese.
Nel corso del Comitato, infine, è stato presentato il nuovo programma di fondi europei per il periodo 2014-2020, messo ulteriormente a punto dopo gli incontri dei giorni scorsi con il Dipartimento per lo sviluppo del Ministero e i referenti della Commissione europea.

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