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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Bondeno(Ferrara), 10-09-2019.
E’ stato riconfermato anche quest’anno il contributo comunale per l’acquisto dei libri di testo, rivolto agli studenti che inizieranno il loro percorso alle scuole secondarie di primo e secondo grado, ovvero quelle che un tempo si chiamavano “medie” e “superiori”, per capirsi. Il Comune di Bondeno ha provveduto a pubblicare all’albo pretorio l’avviso per il rimborso delle spese sostenute dalle famiglie per l’iscrizione dei propri figli per l’acquisto dei materiali di studio. «Continuiamo ad investire risorse sulla scuola, come abbiamo fatto durante gli ultimi anni, andando a finanziare il corposo servizio di trasporto scolastico, le borse di studio per gli studenti universitari meritevoli che risiedono sul nostro territorio, ed anche contribuendo all’acquisto dei libri di testo da parte delle famiglie – dice l’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri –. Soprattutto perché, in questo momento dell’anno, diventa fondamentale sostenere le spese dell’istruzione, che gravano in maniera significativa sul budget familiare». Ci sarà tempo fino al 31 ottobre, per presentare la domanda di accesso ai contributi per l’acquisto dei libri di testo, per gli studenti iscrittisi alla prima media (secondaria inferiore) o prima superiore (secondaria di secondo grado), attraverso un apposito modulo scaricabile dal sito o reperibile all’Urp del Comune:  «Il contributo inizialmente previsto è stato portato da 100 a 150 euro, per fronteggiare il “caro libri”. Mentre per l’acquisto dei testi necessari alla prima Liceo o all’Ipssc il contributo sarà di 300 euro. Per accedere al contributo – conclude – occorrerà dimostrare di aver fatto l’acquisto dei libri in un negozio di vicinato di Bondeno (non nella grande distribuzione; ndr) allegando lo scontrino di pagamento o la certificazione d’acquisto e, ovviamente, non presentare morosità nei confronti dell’Ente». Anche questo è un modo per incentivare l’acquisto a “Km zero” nelle attività commerciali di Bondeno.
 

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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