Skip to main content

Da Camera di Commercio Ferrara

Un grande evento per raccontare Crescere in Digitale e Garanzia Giovani
Giovedì 22 giugno l’atteso evento organizzato dall’Ente di Largo Castello

Ci sono già più di 100 imprese ferraresi pronte ad ospitare 100 giovani tirocinanti “aspiranti digitalizzatori”: questo è l’obiettivo di Crescere in Digitale il progetto promosso da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANPAL, e attuato da Unioncamere con Google e grazie al lavoro delle Camere di Commercio italiane.
Attraverso l’acquisizione di competenze digitali, il progetto stimola l’occupabilità di giovani che non studiano e non lavorano incentivando le imprese ad investire sulle loro competenze per iniziare o proseguire un percorso di crescita nel mondo di Internet.
L’evento del 22 giugno, organizzato dalla Camera di Commercio con il Centro per l’Impiego di Ferrara avrà come ospiti parte del Team Centrale della Community di CiD che coinvolgerà i giovani in giochi interattivi. Sarà anche una occasione preziosa per conoscere più da vicino gli attori, il funzionamento, i vantaggi, i risultati concreti del progetto e del percorso online finanziato da Google e politiche attive (Laboratori e Tirocini finanziati con PON IOG), volte a guidare i giovani tra i 15 e i 29 anni all’interno del mondo del lavoro.
All’incontro si parlerà anche di “Garanzia Giovani”: programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati ed incentivi alle imprese, tutte le misure previste per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro ai ragazzi e per stimolare le assunzioni presso le nostre imprese.
E non solo: la Camera di commercio di Ferrara ( come tutto il sistema camerale) diventa PID “Punto Impresa Digitale”, all’interno del nuovo “Network Nazionale Industria 4.0”, per diffondere la conoscenza di base sulle tecnologie in ambito Industria 4.0 ed accompagnare i nostri imprenditori nella comprensione della propria maturità digitale, nell’individuazione delle aree di intervento prioritarie con orientamento verso le strutture di supporto alla trasformazione digitale e i centri di trasferimento tecnologico.
“Il 23 maggio presso il MISE è stato costituito il Network nazionale Industria 4.0 con il riconoscimento di un ruolo importante alle Camere di commercio – spiega Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – si tratta di è un importante passo avanti per la modernizzazione del sistema Italia ed anche la Camera di commercio di Ferrara – prosegue Govoni – darà il proprio contributo a questa azione sinergica di squadra attraverso vari progetti ed iniziative dedicate alla diffusione della cultura e della pratica del digitale nelle Pmi di tutti i settori economici”.
Alla Camera di commercio di Ferrara, grazie a “Crescere in Digitale”, sono stati avviati 13 i tirocini nel solo 2016: numeri importanti, che però ancora non soddisfano le aspettative delle imprese della provincia, le cui offerte di stages superano di gran lunga il numero dei ragazzi e delle ragazze disponibili.
Le ragazze ed i ragazzi iscritti sulla piattaforma nazionale www.crescereindigitale.it aumentano di settimana in settimana, ma se in tanti si iscrivono, chi arriva a superare il test finale è ancora una piccola parte. I giovani che superano il test sono selezionati per partecipare, 50 alla volta, ai laboratori sul territorio, un’occasione per incontrare i selezionatori delle aziende (25 in media per laboratorio). Durante i laboratori sul territorio le imprese descrivono ai giovani la propria attività ed effettuano cinque colloqui conoscitivi per poi scegliere fino a tre ragazzi.

tag:

CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it