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da: ufficio stampa Comune di Formia

Una delegazione del Comune di Ferrara ha fatto visita alla città di Formia per celebrare i vent’anni del gemellaggio sottoscritto tra le due città il 6 agosto del 1994. Il gruppo, capitanato da Annalisa Felletti, Assessora della giunta ferrarese con delega a Pubblica Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale e Politiche per la Pace, ha preso parte nella serata di ieri ai festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, patrona della città di Ferrara oltre che della comunità cristiana di Gianola, quartiere turistico della cittadina pontina. Nel corso della mattinata di oggi, la delegazione è stata ospite del Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo per un giro turistico nei principali siti archeologici della città.
Successivamente, in Comune, i rappresentanti delle città di Ferrara e Formia hanno sottoscritto un documento che rinsalda intenti ed obiettivi del gemellaggio siglato vent’anni fa.
Eccone il testo:

Nel ventesimo anniversario del gemellaggio sottoscritto il 6 agosto del 1994, i Comuni di Ferrara e Formia rinnovano lo spirito di fratellanza e amicizia che lega le due comunità.
Ribadendo la comune adesione ai principi di libertà e democrazia e la volontà di proseguire nel percorso di piena integrazione tra nord e sud dell’Italia, le città di Ferrara e Formia si impegnano a sviluppare politiche di cooperazione e scambio nei più svariati settori di intervento: dalla programmazione territoriale ai servizi sociali e culturali, dal tempo libero allo sport, dal turismo all’economia.
Particolare attenzione sarà dedicata alle nuove generazioni e al mondo della scuola. Le città di Formia e Ferrara si impegnano a sviluppare iniziative di formazione ed educazione mirate a promuovere i due territori e a diffondere tra i giovani la consapevolezza dell’ingente patrimonio storico, artistico e naturalistico di cui entrambe le città sono straordinariamente dotate. Lo scambio di informazioni potrà essere attuato anche attraverso iniziative di condivisione telematica del sistema bibliotecario e archivistico delle due città.
Un’altra importante prospettiva di scambio è legata al mondo dello sport. La presenza a Formia del Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” che da cinquant’anni funge da punto di riferimento per gli atleti di tutto il mondo e di tutte le discipline, offre la possibilità di effettuare gemellaggi sportivi che coinvolgano scuole e associazioni di entrambi i territori. Le esperienze degli anni scorsi con le città di Haninge (Svezia), Fluery Les Aubrais (Francia) e Gracanica (Bosnia Erzegovina) confermano che lo sport, complice il clima, le bellezze e gli impianti di Formia, può essere uno straordinario vettore di scambio interculturale ed un ponte tra comunità, solo apparentemente, lontane.
Il legame profondo che unisce Ferrara e Formia è rinsaldato da affini tradizioni religiose che si incarnano nella comune devozione per la Madonna delle Grazie, patrona della comunità cristiana di Gianola, il cui lungomare è significativamente intitolato alla “Città di Ferrara”.
Spiritualità, tradizioni, bellezza, cultura: Ferrara e Formia si impegnano a proseguire e consolidare il percorso di ventennale amicizia avviato dal patto di gemellaggio, di cui, convintamene, si ribadiscono ispirazione e obiettivi.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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