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Da: ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Formula 1. Imola riaccende i motori: il 1^ novembre si corre il Gran Premio dell’Emilia-Romagna. Ufficiale il ritorno sul Santerno del mondiale di F1 dopo 14 anni. Bonaccini: “Un risultato straordinario e una grande opportunità. Abbiamo fatto parlare i fatti: grande lavoro di squadra per una vittoria del territorio”

La Federazione Internazionale sancisce il raggiungimento dei massimi standard qualitativi e di sicurezza dell’impianto, dopo i lavori fatti. Nel 2006 l’ultima gara, con la vittoria di Michael Schumacher. L’obiettivo raggiunto grazie al lavoro corale di Regione, istituzioni locali e Formula Imola Spa

Formula 1 Emirates Gran Premio Emilia-Romagna”: si correrà a Imola il prossimo 1^ novembre, riportandoil rombo dei motori dell’automobilismo mondiale sul circuito ‘Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari’. La prima edizione del GP dell’Emilia-Romagna figura nel calendario internazionale della seconda parte della stagione di F1 ufficializzato oggi dalla Federazione Automobilistica Internazionale (FIA), facendo così segnare un’importante vittoria per il territorio: Regione, istituzioni locali, Formula Imola.

I via libera ufficiali di Liberty Media Corporation e della FIA riconsegnano al circuito cittadino della Città di Imola una tappa del circus mondiale della Formula 1 dopo 14 anni di assenza e a 40 dalla sua prima competizione come campionato mondiale.

L’appuntamento con il GP arriva quando – dopo la realizzazione degli interventi che hanno adeguato il tracciato cittadino ai massimi standard qualitativi e di sicurezza richiesti – la FIA ha inviato a Formula Imola, la società che gestisce l’impianto, la documentazione per il rinnovo dell’omologazione di grado 1 della pista, aprendo così la possibilità di organizzare gare della massima serie automobilistica nel circuito del Santerno.

Un obiettivo, quello di ospitare di nuovo la Formula 1 a Imola, che è stato raggiunto grazie alla determinazione, passione e caparbietà di tutta la squadra di Formula Imola, supportata dalla Regione e dalle istituzioni locali, che hanno lavorato in totale sintonia per riportare il circuito, intitolato a Enzo Ferrari e a suo figlio Dino, sul palcoscenico del massimo campionato a quattro ruote.

“Abbiamo fatto parlare i fatti- afferma il presidente della Regione, Bonaccini-. Lavorando insieme, facendo ognuno la sua parte in un efficace gioco di squadra, abbiamo riportato nella terra della velocità il Gran Premio di F1. Dopo il doppio appuntamento di settembre a Misano di MotoGP, un altro successo straordinario per l’Emilia-Romagna dello sport, del turismo e dei grandi eventi che vuole ripartire e vuole tornare a vincere dando il meglio di sé e mostrando il meglio di sé, a partire dalla passione, dal talento, dall’accoglienza e dalla grande capacità ricettiva. Oltre alla soddisfazione, c’è anche l’orgoglio di una manifestazione mondiale che, per la prima volta, è identificata con il nome non di una città o di una nazione, ma di un territorio regionale: il Gran Premio dell’Emilia-Romagna. Una regione che con la sua Motor Valley, unica al mondo, rappresenta la storia e soprattutto il futuro dell’automotive. Un risultato impensabile fino a qualche mese fa- chiude il presidente della Regione-, frutto della nostra caparbietà. Non ci siamo voluti arrendere nemmeno di fronte alla pandemia e abbiamo lavorato insieme ai territori, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza a garanzia della salute dei piloti, dei loro team e degli organizzatori, per realizzare un evento indimenticabile. Tutti insieme, lo ripeto, abbiamo agito coi fatti, come siamo abituati a fare qui”.

“È una grande soddisfazione il ritorno del GP di F1 a Imola. La città – sottolinea il Commissario straordinario al Comune di Imola, Nicola Izzo – aspettava da 14 anni questo evento ed il Comune ha auspicato e sostenuto questo ritorno. La F.1 ripone Imola alla ribalta nel mondo e l’autodromo di Imola riacquista il ruolo dovutogli nella storia del motorismo automobilistico. È un importante risultato anche per il mondo produttivo, certo il modo più emozionante per ripartire dopo il dramma del lockdown, un risultato che è il frutto di un gioco di squadra che ha visto, insieme al Comune, la piena sintonia di Con.Ami e Formula Imola Spa ed il pieno e convinto supporto della Regione Emilia-Romagna ed in particolare del Presidente Bonaccini e dell’assessore Corsini”.

“Imola è tornata. È per noi imolesi- sottolinea il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense– estremamente emozionante rivivere la Formula 1 nel contesto della regione più appassionata dei motori nel mondo, culla delle più famose case automobilistiche sportive della storia. Ringrazio per questa opportunità Chase Carey e la FOWC, insieme alla FIA e ovviamente la Regione Emilia-Romagna, senza il cui supporto non sarebbe stato possibile far diventare il sogno realtà”.

“Il ritorno del GP di F1 a Imola – afferma Fabio Bacchilega, presidente Con.Ami – è un risultato molto importante per tutto il nostro territorio, in termini di visibilità internazionale e di ricadute economiche. Questo risultato, di cui siamo particolarmente contenti, è stato possibile grazie ad una regia istituzionale che ha visto lavorare in pieno accordo enti a tutti i livelli, da quello locale a quello regionale e nazionale, con una totale unitarietà all’interno del Con.Ami. Un ringraziamento particolare va alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Imola ed alla società Formula Imola”.

Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna rappresenta una straordinaria vetrina internazionale per l’intero territorio regionale, un’altra opportunità di valorizzazione delle eccellenze e delle bellezze presenti in ogni settore, pensando anche ai tantissimi appassionati di questo sport in Italia e in ogni Paese.

“Il ritorno del GP a Imola dopo 14 anni- aggiunge l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-rappresenta uno straordinario evento per la nostra terra. Un lavoro corale che ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo, anche grazie alla disponibilità di Liberty Media Corporation, la società americana proprietaria e detentrice della competizione motoristica della Formula 1. Una opportunità anche sul piano della comunicazione e del marketing per la promozione del brand Emilia-Romagna a livello planetario senza dimenticare, a prescindere dalla presenza o meno del pubblico che oggi non possiamo ancora prevedere, la grande ricaduta economica sull’intero territorio regionale”.

Il circuito rinnovato

L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari ha ospitato la Formula 1 l’ultima volta nel 2006. Nello stesso anno sono iniziati i lavori di ricostruzione e ammodernamento, che si sono protratti per tutto il 2007. L’area dei box è stata totalmente ricostruita; l’unico edificio sopravvissuto è la storica ed ex Torre Marlboro (ora sponsorizzata Aruba). I lavori di modifica al tracciato, eseguiti sotto la direzione dell’architetto Hermann Tilke hanno portato all’eliminazione della Variante Bassa per le auto. Nel corso degli anni si sono susseguiti i lavori per adeguare la pista agli standard sempre più alti richiesti per ospitare gare a livello internazionale. Questo ha portato all’ottenimento della Licenza di Grado 1 necessario per ospitare la Formula 1.

40 anni di storia e di campioni

Ricordiamo che la storia del Campionato Mondiale di Formula 1 a Imola è iniziata nel 1980, quando l’autodromo ospitò il Gran Premio d’Italia in sostituzione di Monza. Dall’anno seguente iniziò l’epopea del GP di San Marino, 26 edizioni dal 1981 al 2006, gare che hanno scritto pagine leggendarie nella storia del motor sport. Basta scorrere l’albo d’oro per rendersi conto dei piloti che hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro dei vincitori: Nelson Piquet, Didier Pironi, Alain Prost, Patrick Tambay, Elio De Angelis, Ayrton Senna, Nigel Mansell, Riccardo Patrese, Damon Hill, Heinz-Harald Frentzen, David Coulthard, Fernando Alonso e Michael Schumacher, vincitore per ben sette volte, tra cui l’ultima nel 2006.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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