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Da: Ufficio stampa Città di Bondeno (Ferrara)

E’ alto il gradimento delle famiglie. Forse anche oltre le più rosee aspettative. In ogni caso, «era doveroso avere un “termometro” per la valutazione della qualità dei servizi scolastici da parte dei genitori degli utenti, in una fase in cui abbiamo introdotto un nuovo regolamento». A dirlo è l’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri. La quale presenta i dati dei questionari di gradimento della mensa, ed anche i risultati di un sondaggio con interviste a campione per il trasporto scolastico. Visto che negli ultimi tempi sono state introdotte diverse innovazioni nel regolamento comunale, per l’accesso e la fruizione dei servizi stessi, diventava doveroso a da parte dell’Amministrazione raccogliere un feedback. In merito al servizio mensa, è ormai consolidato il report diffuso dal gestore del servizio (Cir Food) per le scuole primarie “C. Battisti” (la scuola primaria di Scortichino dispone invece di un sevizio di cucina interna; ndr), che si avvale di un campione statisticamente rappresentativo della popolazione degli utenti. Nella scuola dell’infanzia, il questionario è rivolto ai genitori dei bambini che frequentano il secondo ciclo, corrispondente alla classe dei cinque anni di età. Il tutto per monitorare il rapporto tra qualità e gradimento degli alimenti, la qualità degli ambienti e del servizio. Ebbene, in una scala di gradimento che va da 0 a 5, il servizio ottiene una valutazione decisamente alto (4,09), l’ambiente il 3,73, il cibo il 3,63. Nel complesso, la valutazione della mensa è medio alta, con un 3,77 di media. Tra le sotto-voci, per così dire, punteggi medio alti anche per la varietà dei cibi (3,75), temperatura degli stessi, cottura e le dimensioni delle porzioni. Bene anche la pulizia di ambienti, tavole e sedie (3,47) e la cortesia del personale (la quale ottiene quasi il massimo dei voti: 4,66). La novità di quest’anno è stata, però, quella di valutare anche il servizio del trasporto scolastico, a seguito dell’introduzione di un nuovo regolamento comunale, che ne ha cambiato tra le altre cose la modalità di pagamento (in forma unica e anticipata) della retta. Una modalità che ha permesso di azzerare, di fatto, la morosità del servizio di trasporto. «Abbiamo voluto intervistare, con un campione costruito in modo casuale tra gli utenti, un gruppo di persone. Un campione composto da 35 persone che è stato contattato telefonicamente – rivela Poltronieri – allo scopo di raccogliere elementi e spunti di riflessione, ed i risultati sono stati più che incoraggianti». Cosa hanno riferito le famiglie intervistate? «Il servizio – viene scritto sul report – è puntuale, impeccabile. Gli autisti sono seri, efficienti e disponibili». In caso di disguidi e ritardi, questi ultimi vengono comunicati tempestivamente ai genitori, che dunque sono avvertiti in tempo reale. Tra i più soddisfatti, gli utenti di Gavello, che avvertono di arrivare con tempi di percorrenza leggermente minori a scuola. Il sondaggio telefonico ha riguardato tutti: dagli utenti dello scuolabus per i plessi dell’infanzia, fino a quelli dei percorsi extracomunali diretti alle superiori. Qualche piccolo “inghippo” si è registrato con una malfunzionamento (in un caso) della pedana adibita all’accesso dei diversamente abili, che si è inceppata, ma il problema è stato risolto. In alcuni casi, l’orario di raccolta degli utenti slitta di qualche minuto o è anticipato, soprattutto se l’autista di quel giorno è “nuovo” e non conosce ancora percorso e “consuetudini”. Piccoli aggiustamenti si potranno fare strada facendo. Insomma, se «per le mense abbiamo una valutazione longitudinale del servizio, monitorata in itinere, stiamo impegnandoci con i nostri uffici e le imprese impegnate per arrivare ad avere una puntuale restituzione dei dati del gradimento degli utenti, anche per tutti gli altri servizi scolastici – rivela Poltronieri –. Naturalmente, anche per gli utenti che non sono stati contattati, all’interno dei campioni statistici intervistati, ci sarà sempre la possibilità di esprimere un giudizio sui servizi scolastici e proporre miglioramenti, contattando i nostri uffici “scuola” in municipio».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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