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Da: Ombre D’arte
FREAK SHOW Ferrara Horror Circus, seconda edizione

Ferrara, centro storico, sabato 8 giugno 2019
Dopo il grande successo della prima edizione dell’anno scorso, sabato 8 giugno, nel bellissimo centro storico ferrarese, tornerà con la seconda edizione lo spettacolo “Freak Show”, un horror circus itinerante patrocinato dal Comune di Ferrara e nato dalla collaborazione di Ombre D’Arte Associazione Culturale, già conosciuta a Ferrara per l’evento Noctis Domini, i Signori della Notte, che quest’anno a novembre vedrà la sua quinta edizione, l’Associazione Zombie Inside, organizzatrice da anni della Zombie Walk Bologna, oramai appuntamento fisso per gli appassionati del genere e che quest’anno ha festeggiato il suo decimo anniversario, e ‘800 a Vapore, evento in tinte steampunk che si svolge ogni anno a Gradara, in provincia di Pesaro.
Già dalle ore 19.30 troverete in Piazza Municipale, punto di partenza e finale dello spettacolo, donne barbute, gemelle siamesi, direttori folli del circo, donne a quattro gambe, spaventosi ma simpaticissimi pagliacci, sirene e tanto altro, pronti per i fotografi e il pubblico per scattare qualche foto insieme. Il corteo itinerante, che partirà intorno alle 21.15 in Piazza Municipale, percorrerà le suggestive vie del centro storico ferrarese, già naturale contesto fotografico per gli appassionati, lasciando il via libera ai costumi ispirati ai vecchi circhi degli anni ‘30 e a cult della cinematografia quali “Freaks” e “The Elephant Man”, ma dando anche spazio ai cosplayers con personaggi affini col tema dell’evento.
Quest’anno godrà anche degli spettacoli di danza e fuoco di Fatima Danza Orientale e le Tribal Sisters e di una coreografia di Daniela Lama, di Zombie Inside.
Cosplayers e artisti di strada che vorranno unirsi a noi saranno i benvenuti. Chiediamo ai partecipanti al corteo, ma anche agli spettatori, di unirsi a noi con un palloncino colorato, per rendere ancora più vivace e coinvolgente la serata.
L’evento, accompagnato da musica, performances, colori e tanta allegria, non è solo un momento di spettacolo, ma anche un messaggio di collaborazione fra diverse organizzazioni e un modo leggero toccare argomenti importanti e attuali quali le diversità e l’accettazione del proprio corpo nonostante le imperfezioni.
I bambini sono come sempre graditi, ma obbligatoriamente accompagnati da un adulto. Non consigliamo lo spettacolo in caso i piccoli fossero comunque particolarmente impressionabili data la presenza di clown.
Seppur non esistano reali barriere architettoniche nel tragitto proposto, si chiede la presenza di un accompagnatore per le persone disabili.
In caso di forte maltempo l’evento sarà annullato, comunicandolo all’interno dell’evento aperto sul social Facebook.
La pagina di Facebook dell’evento “Freak Show Ferrara Horror Circus” fornisce tutte le informazioni sull’evento.
Foto di Alessandra Russo e Roberto Cobianchi

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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