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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

L’Assemblea legislativa approva le unioni tra Granaglione e Porretta Terme (Bo), Polesine Parmense e Zibello (Pr), Monte Colombo e Montescudo (Rn). La soddisfazione dell’assessore Petitti: “Grande consapevolezza delle opportunità”

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dà il via libera a tre leggi di fusione che istituiscono i Comuni di Alto Reno Terme (Bo), Polesine Zibello (Pr) e Montescudo – Monte Colombo (Rn) che, a decorrere dal 1 gennaio 2016, subentreranno rispettivamente ai Comuni di Granaglione e Porretta Terme, Polesine Parmense e Zibello, Monte Colombo e Montescudo.
E così, a distanza di quattro mesi dall’approvazione della legge istitutiva del Comune di Ventasso (Re) nato dalla fusione di quattro municipi dell’alto Appennino reggiano, il numero complessivo dei Comuni della regione che era, all’avvio di questa legislatura, pari a 340, scenderà a 334.
“Il voto di oggi in aula è un risultato che denota la grande consapevolezza delle opportunità offerte ai territori dai percorsi di fusione, che la Regione sostiene fortemente, assecondando la volontà espressa dalle collettività interessate”, ha commentato l’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti.
L’approvazione delle leggi giunge a esito di tre referendum consultivi svoltisi l’11 ottobre scorso, che hanno visto il prevalere del sì alla fusione nei sei Comuni coinvolti, tutti con meno di 5.000 abitanti.
Si riscontra la prima fusione nella Città metropolitana di Bologna, coinvolgente i Comuni di Granaglione e Porretta Terme che danno vita ad Alto Reno Terme, con una popolazione di circa 7.029 abitanti e una superficie di circa 74 km quadrati. Assai vicina, con 6.838 abitanti, la popolazione complessiva della fusione avvenuta nel riminese tra i Comuni di Monte Colombo e Montescudo, con una superficie territoriale però molto inferiore, pari a circa 32 km quadrati . Infine, nel parmense, la fusione ha riguardato i Comuni di Polesine Parmense e Zibello, con un’estensione territoriale di circa 49 km quadrati e una popolazione di circa 3.300 abitanti.
Le leggi di fusione quantificano il sostegno riconosciuto ai tre Comuni neoistituiti, prevedendo contributi correnti annuali per 15 anni e contributi straordinari in conto capitale per un triennio, che si assommano a contributi statali per la durata di 10 anni. Complessivamente, a decorrere dal 2016, per il primo triennio i nuovi Comuni percepiranno ogni anno contributi 690.452 euro Alto Reno Terme, 366.127 euro Polesine Zibello e 447.000 euro Monte Colombo e Montescudo.
La Regione mette a disposizione dei Comuni interessati da percorsi di fusione l’opportunità di utilizzare a costo zero il portale “IoPartecipo” per creare una piazza virtuale come ulteriore strumento per avviare un percorso partecipativo che accompagni l’intero processo di unione, finalizzato a un confronto con la cittadinanza e i soggetti che agiscono nel territorio. La prima esperienza è già on line con la piazza ComUnico, dedicata alla fusione dei Comuni di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice (Bo).
Per visitare il sito: http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/fusioni-di-comuni

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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