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da: organizzatori

Martedì 17 maggio la presentazione dell’intervento site specific dedicato all’Orlando

Poster art in omaggio all’Orlando Furioso: verrà presentato nel pomeriggio di martedì 17 maggio a Factory Grisù il progetto partecipato di arte pubblica per l’infanzia “Il giardino segreto”, realizzato dall’associazione Basso Profilo assieme all’istituto comprensivo Corrado Govoni.

Durante l’anno scolastico ottanta bambini delle elementari hanno lavorato sul celebre poema ariostesco, che proprio nel 2016 celebra i cinquecento anni dalla prima edizione. Coordinati da educatori e illustratori, in dodici incontri gli alunni hanno realizzato i trenta elaborati grafici che andranno a decorare le pareti di Factory Grisù, la vecchia caserma dei pompieri di via Poledrelli 21, che oggi accoglie imprese creative ed eventi.

L’intervento site specific – correlato da dieci dialoghi di paesaggio sonoro – verrà presentato alle 17 martedì 17 maggio. Per il Comune di Ferrara interverranno il vicesindaco Massimo Maisto e l’assessore comunale all’urbanistica Roberta Fusari; rappresenteranno le due realtà che hanno finanziato il progetto Nicola Zanardi e Michele Poccianti, rispettivamente presidente del Rotary Club Ferrara Est e rappresentante procuratore di Generali Italia Spa – agenzia di Ferrara. Parteciperanno inoltre Massimo Marchetto, presidente del consorzio Factory Grisù, Manfredi Patitucci, presidente dell’associazione Basso Profilo, Paola Orlandi, vicario del dirigente dell’istituto Corrado Govoni.

«Nel testo dell’Ariosto – spiega Davide Della Chiara, curatore del progetto – la guerra tra arabi e cristiani per la presa di Parigi non impedisce che gli uni e gli altri possano provare stima reciproca al di fuori degli eventi bellici, affiancarsi in mirabolanti avventure, aiutarsi e innamorarsi. Questo spunto ci è parso emblematico per avviare un percorso di inclusione sociale in un brano della città estense, il quartiere Giardino, caratterizzato oggi da un ricco mix etnico e sociale, ma in difficoltà nella costruzione collettiva di una nuova identità positiva».

“Giardino segreto” è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Ferrara, in collaborazione con il Teatro Julio Cortázar, nell’ambito del programma di ricerca “Rigenerazione urbana”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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