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da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

Partecipano i curatori della collana
Paola Bastianoni, direttrice del Master
Maria Teresa Pedrocco Biancardi, psicoterapeuta
dott. Luigi Fadiga, garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Emilia Romagna

Con interventi dei docenti e autori
Chiara Baiamonte, Licia Barrocu, Alessandro Chiarelli, Dina Galli, Stefania Guglielmi, Giuseppe Scandurra, Daniele Seragnoli e Michalis Traitsis

Modera l’incontro Alexandra Boeru di Telestense

L’evento è in memoria di Sara Cesari

Le tante professionalità che si esprimono in questo volume perseguono il comune obiettivo di promuovere una cultura dell’infanzia più consapevole circa i bisogni e i diritti evolutivi dei bambini/ragazzi e di arricchire le competenze riflessive e operative dei colleghi che nei servizi pubblici e/o privati a vario titolo si occupano di minori. La multidisciplinarietà e l’integrazione sono i criteri principali attraverso cui gli autori e le autrici – professionisti e docenti universitari che da molti anni insegnano nel Master “Tutela, diritti e protezione dei minori” dell’Università di Ferrara – declinano il loro sapere e le loro esperienze, trasformandole in puntuali azioni preventive e in buone prassi riparative.
Il volume offre l’occasione per riflettere responsabilmente sulla rilevanza culturale che alcuni cambiamenti importanti hanno assunto nella nostra società, dalla molteplicità di forme familiari esistenti alle dinamiche che riguardano le diverse forme di genitorialità, e che richiedono una rivisitazione e un’integrazione dei modelli di lettura, criteri di prevenzione e pratiche operative tradizionali, per adeguare efficacemente il sostegno di bambini e genitori alle nuove realtà emergenti.

Paola Bastianoni è professore associato in Psicologia dinamica all’Università degli Studi di Ferrara, ove da
molti anni dirige il Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”. Le sue principali aree di ricerca riguardano lo studio delle dinamiche familiari e della genitorialità in tutte le sue diverse espressioni: la genitorialità simbolica, ossia le funzioni educative nelle comunità per minori; le famiglie affidatarie e adottive; le famiglie omogenitoriali e le famiglie più esposte alla vulnerabilità e alla fragilità relazionale. Si occupa da decenni dello studio e della valutazione dei contesti di sviluppo e delle funzioni protettive/terapeutiche delle comunità per minori. Da alcuni anni ha approfondito anche lo studio delle interazioni adulti/minori nei contesti educativi per la prima infanzia e le tematiche relative ai processi di elaborazione del lutto.

Maria Teresa Pedrocco Biancardi è libera professionista psicologa e psicoterapeuta relazionale-sistemica, con particolare attenzione alle ricadute post-traumatiche delle disfunzioni relazionali adulte sui figli. Ha fondato negli anni Ottanta a Venezia il CTB (Centro per la Tutela del Bambino e la cura del disagio familiare), che ha diretto per circa vent’anni e successivamente clonato a Lecce. Da dieci anni vive e lavora a Bologna, dove svolge attività clinica, di formazione e supervisione. È socia CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) e SISST (Società Italiana per lo Studio dello Stress Traumatico). Attualmente è impegnata nella ricerca e validazione di strumenti diagnostici utili a individuare sintomi di PTSD in età prescolare e insegna al Master dell’Università di Ferrara “Tutela, diritti e protezione dei minori” con tre moduli.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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