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da: Ufficio stampa Ferrara Art Festival

AL PALAZZO DELLA RACCHETTA DI FERRARA SARANNO PROTAGONISTI LO SCRITTORE ANDREA MANICA E IL GRUPPO MUSICALE MACRÒLLE.

Proseguono con grande successo al Palazzo della Racchetta di Ferrara (Via Vaspergolo 4-6a) gli appuntamenti con il Racket Festival Extra Time.
Giovedì 27 agosto 2015 con inizio alle ore 19 saliranno sul palco dello storico palazzo ferrarese lo scrittore Andrea Manica con il suo romanzo La Rêverie Del Male e, a seguire, alle ore 21, la band ferrarese dei Macròlle.
Quello di Andrea Manica è un ritorno a breve distanza al Racket Festival Extra Time. L’autore ferrarese, infatti, è stato il protagonista dell’appuntamento di apertura del festival pochi giorni fa, quando era salito sul palcoscenico con la sua band per un concerto che ha mescolato musica, letteratura e poesia.
Questa volta Andrea Manica torna in veste di autore e scrittore per presentare il suo ultimo lavoro “La Rêverie Del Male” (Editore Mannarino).
Il libro, primo romanzo dell’autore ferrarese, è la storia di Lisa e Carlo. Due esistenze disperate che non mentono sul loro modo di vivere, sui loro desideri e sulla realtà con cui si scontrano. Sono entrambe persone fragili, di una insicurezza comune a tutti i giovani che cercano di trovare una strada nella vita senza frantumarsi. “Un romanzo di formazione – come lo definisce lo stesso autore – a volte divertente, a volte terribile”. L’adolescenza nell’idea dell’autore è considerata come un eterno ritorno, una terra di mezzo che porta con sé sempre le stesse ansie e le stesse contraddizioni. Il romanzo è il tentativo di uccidere questo periodo pieno di pulsioni, bellezza e terribili contraddizioni e tradimenti. Ma il passato inesorabilmente ritorna sempre, con le sue leggi e le sue dinamiche, come un’eredità condivisa di generazione in generazione.
Andrea Manica, scrittore e cantautore, è nato a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, l’otto marzo 1988. Si è laureato nel marzo 2012 in Scienze della Comunicazione, della Cultura e delle Arti all’Università di Ferrara con una tesi su “Hellequin e l’origine demoniaca di Arlecchino”.
Sempre nel 2012 ha pubblicato il suo primo libro, una raccolta di poesie e racconti brevi, dal titolo Lo Zabaione dei Pensieri (Ed. Mannarino). Ha frequentato il Master di Imprenditoria dello Spettacolo organizzato dall’Università di Bologna approfondendo lo storytelling legato alla realizzazione di progetti. È ideatore della curiosa guida di Enogastronomia Musicale, La Palestra del Cantautore, che l’ha portato ad intervistare grandi personaggi della cultura italiana, da Claudio Lolli a Giovanna Marini, da Ellade Bandini a Zibba. La rêverie del male è il secondo libro (Ed.Mannarino) ed è il suo primo romanzo.
E’ un gradito ritorno anche quello dei Macròlle che sono stati ospiti di una bella serata al Racket Festival lo scorso 4 luglio. Tornano a Palazzo della Racchetta portando con sé le loro sonorità indie e rock.
Il progetto Macròlle nasce nel 2012 da musicisti motivati alla ricerca ed evocazione musicale. Sperimentando in ambiti dove le linee di demarcazione di genere sono più sfocate e si trova spazio per nuove identità sonore, dove il jazz, il post-rock, le sperimentazioni elettroniche degli anni ’70/’80, la psichedelia e le tematiche tumultuose e decadentii dei testi ereditate dal rock d’avanguardia di fine ’60, sono i modelli di riferimento sui quali è maturato il lavoro di composizione. Così le individualità e le differenti prospettive dei singoli elementi si fondono in un unico messaggio musicale, diventando componenti di un suono d’insieme che è la vera forza del gruppo. Con questi presupposti si propongono sulla scena contemporanea, esibendosi nei circoli di musica indipendente, partecipando a festival e rassegne come avvenuto recentemente al Fuori Nota Festival di Venezia. Il progetto si concretizza nel primo lavoro discografico autoprodotto ONE OVER ZERO, registrato e mixato da SAMBOELA, pubblicato nel 2014.
I Macròlle sono Ilaria Follegatti (voce, violoncello), Stefano Catozzo (chitarre, elettronica), Massimiliano Pedrazzi (basso, elettronica), Giorgio Covi (batteria, percussioni).
Prima, durante e dopo lo spettacolo sarà possibile, inoltre, visitare la grande mostra antologica delle opere del direttore artistico del Ferrara Art Festival, Virgilio Patarini “EX-PO(ST) 2015. Una singolare pluralità 1995-2015” allestita nei saloni dello storico palazzo di Via Vaspergolo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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