Skip to main content

Da Paolo Giardini

“La Giunta opera con i fatti e non con i proclami: basti pensare a ciò che è stato realizzato negli anni passati e alle ultime decisioni messe in atto dall’Amministrazione comunale.”
Grandiosa Giunta! Ribatte alle critiche proclamando che lei non fa proclami, ma pensa e agisce. A cosa pensa quel trust di cervelli? Ai “fatti” che i ferraresi dimenticano per somma fortuna del sindaco. Però nella questione c’è una difficoltà: la parola “fatti” vuol dire tante cose. È un aggettivo? Un sostantivo? La transizione che porta a “strafatti”? Oppure ricorda il verso dantesco che regolarmente commuove tutti gli afroarrivati: “.. fatti non foste a viver come bruti..”? No problem: la Giunta aggira l’ostacolo descrivendo subito i “fatti”. Eccoli:
– Ufficio Mobile, che sarà operativo a breve, a supporto della presenza quotidiana da parte della Polizia Municipale, proseguendo con l’attivazione dell’unità cinofila che ha già dato prova di efficace contrasto antidroga.
Impressionante! Però… cosa significa Ufficio Mobile? Che la comandante Trentini comunicherà con un veicolo corazzato attrezzato ad Ufficio (presumibilmente un Armoured Command Vehicle residuato di El Alamein), chiedendo via radio quanti verbali sono stati “fatti” per divieto di sosta in via Felisatti? Raccomandandosi poi di non disturbare gli spacciatori dal cuore animalista, che lasciano sempre nel verde un po’ di erba aromatizzata alla salciccia per l’unità cinofila?
Dalle droghe alle erbe aromatiche: il declino degli spacciatori sembra segnato, grazie alla fattiva laboriosità della Giunta. E questo non è tutto. Infatti, c’è pure:
– La realizzazione del Comando di IV Novembre per una presenza forte della Polizia Municipale, oltre alla presenza costante del Centro di Mediazione.
Questi ultimi due “fatti” devastanti per la criminalità organizzata sono geniali. Neppure Di Maio e Raggi saprebbero far meglio. Perché grazie alla spiegazione della Giunta ora è chiaro che se la Polizia Municipale si trasferisce da via Bologna (che vuol dire evidentemente flaccida presenza debole) a viale IV Novembre (diventando così una “presenza forte”), è altrettanto chiaro che può trasformarsi anche in muscolare “presenza fortissima XXL”: le basta solo traslocare un’altra volta, installandosi dentro al grattacielo fra i nigeriani. Là, insieme al controllo costante dei mediatori del Centro, coadiuvati da temibili Biblioteche locali e dai vicini spacci di verdura a Km 0, trascinerebbe subito al ribasso le quotazioni della droga, rovinando gli spacciatori. Che neanche vendendo le loro biciclette e i cellulari coprirebbero le perdite. Se non guadagnano un Nobel, almeno un Oscar per la sceneggiatura è assicurato.
Auspichiamo che questa Giunta formata da componenti autosoddisfatti di default, sopravviva alla declinante era Tagliani confluendo nel Mo’ViMento 5 Stelle, dati gli ideali comuni riassunti nel dogmatico “Uno vale Uno” (salvo Grillo o salvo Tagliani o salvo Hera, secondo i casi), motto implicito nella Costituzione e sintesi dell’attuale concetto di massima democrazia compendiato con: “la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza”. Questo spalanca la porta a tanta, tantissima libertà costituzionale. Compreso l’autoreferenzialismo di una giunta che senza titubanze attribuisce la patente di “puerili dichiarazioni da campagna elettorale” alle proteste della minoranza per le numerose aggressioni che nei fatti avvengono davvero in zona GAD.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it