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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Candidature entro il 20 maggio per la tre giorni della creatività giovanile

Hai tra i 14 e i 25 anni di età? Da solo, con un gruppo di amici, con la tua classe o con un’associazione ti impegni in progetti creativi, innovativi, solidali? Realizzi illustrazioni o video, ti occupi di moda, fotografia, design, scultura, pittura, scrittura narrativa? Spendi parte nel tuo tempo in percorsi – informali o strutturati – di cittadinanza attiva? Hai tempo fino a mercoledì 20 maggio per proporti a “Gli Spiazzati Camp”, che cerca esattamente ragazzi come te.

Di cosa si tratta? “Gli Spiazzati Camp” è una manifestazione dedicata alla creatività, al talento e alla partecipazione giovanile, un’occasione di incontro dove presentare agli altri le proprie idee, dove ricevere stimoli curiosando tra le tante proposte. Durerà tre giorni, da mercoledì 3 a venerdì 5 giugno, e si svolgerà dalle 17 alle 20 esattamente nel cuore della città di Ferrara: piazza Trento e Trieste e l’adiacente Galleria Matteotti si trasformeranno, per tre pomeriggi, in un grande spazio espositivo e performativo, accogliente e propositivo.
Vorresti partecipare, mostrando un’opera o proiettando un filmato che hai realizzando, organizzando un workshop o un incontro sull’argomento che più ti appassiona? Le candidature sono aperte e fino a mercoledì 20 maggio potrai presentare la tua domanda compilando la scheda di adesione e inviandola all’indirizzo areagiovani@edu.comune.fe.it.
Le categorie alle quali potrai iscriverti sono: pittura, scultura, illustrazione, design, videomaking, moda, fotografia, tecnologia, narrazione, cittadinanza attiva.
Le candidature verranno vagliate da un commissione che selezionerà quelle più idonee, rispetto allo spazio da allestire e alla capacità di autogestione della proposta da parte del candidato (sia esso un singolo o un gruppo).
L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto “Gli Spiazzati”, promosso dal Comune di Ferrara assieme ad Agire Sociale Csv, Promeco, progetto Free Entry – Unità di strada – Ser.T. Ausl Ferrara, Azienda Servizi alla Persona di Ferrara e Copparo.
Il suo obiettivo è creare relazioni significative tra gli adolescenti del territorio e gli enti, le istituzioni, le cooperative e le associazioni che attualmente operano nel settore della partecipazione giovanile.
Per questo durante “Gli Spiazzati Camp” saranno presenti le principali realtà che si occupano localmente di protagonismo giovanile.
Informagiovani, ErGo e Copresc. Assieme a loro ci saranno anche i rappresentanti delle associazioni e degli enti presso i quali è possibile svolgere brevi periodi di volontariato, sia durante l’anno che in estate presso i campi estivi.
Gli operatori youngERcard – la carta realizzata dalla Regione per tutti i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 30 anni, che oltre a proporre percorsi di cittadinanza attiva offre sconti per la fruizione di servizi culturali e sportivi – saranno presenti con il camper attrezzato, a disposizione di chiunque abbia interesse a ricevere gratuitamente la tessera.

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COMUNE DI FERRARA

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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