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GLOBAL EXHIBITION DAY 2021, AEFI: LE FIERE ITALIANE RIAPRONO.
SUPPORTI, STRUMENTI E ATTIVITA’ PER LA RIPARTENZA AL CENTRO DEL WEBINAR IN PROGRAMMA IL 3 GIUGNO DALLE 9.30 ALLE 13.00.

(31 maggio 2021). È tutto centrato sulla ripartenza dell’industria fieristica italiana il webinar organizzato da Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) per il prossimo 3 giugno (dalle 9.30 alle 13.00) in occasione della Ged2021, la giornata mondiale delle fiere promossa da Ufi, Global Association of the Exhibition Industry.  A fare il punto sulla riapertura del ‘quartiere Italia’ fissata il 15 giugno, gli operatori del settore e i decisori pubblici in materia di promozione. Supporti, strumenti e attività per la ripartenza saranno i macro-temi delle tre sessioni di lavoro. Dopo l’apertura del webinar di Maurizio Danese, presidente Aefi, e Kai Hattendorf, managing director e ceo di Ufi, il primo ordine del giorno prevede il focus sui supporti a sostegno della riapertura: dai finanziamenti per gli espositori alle agevolazioni per l’incoming fino alla promozione del nuovo calendario e agli accordi per la valorizzazione del territorio con gli interventi di Carlo Romeo, capo ufficio eventi e manifestazioni di promozione del sistema economico e direttore generale per la promozione del Sistema Paese del ministero degli Affari esteri; Maurizio Forte, direttore Ufficio di coordinamento promozione del made in Italy Ice-Agenzia; Mauro Alfonso, ad Simest SpA; Pietro Piccinetti, amministratore unico e dg di Fiera Roma e Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera.

A seguire le istruzioni per l’uso in materia dei protocolli per la sicurezza e del trattamento dei dati a tutela della privacy con i referenti e coordinatori delle commissioni tecnica e giuridica di Aefi: Nazario Pedini, direttore operations Italian Exhibition Group; Giovanni Giuliani, direttore operation BolognaFiere; Alessandro Pavesi, direttore Venue – Quartiere di Fiera Milano; Giovanni Barbato, chief internal auditor Veronafiere; Alessandro Savoia, direttore amministrazione e finanza BolognaFiere e la partecipazione di Sergio Fumagalli, esperto di data protection e membro del Comitato scientifico Clusit.

Dagli strumenti alle attività con il contributo alla ripartenza di alcuni associati Aefi nell’ultima tavola rotonda in programma per la giornata mondiale delle fiere. A confrontarsi sulla promozione congiunta sui mercati internazionali, sulle iniziative in campo sociale e sul coordinamento dei calendari saranno Renzo Piraccini, coordinatore Commissione internazionalizzazione di Aefi e presidente Cesena Fiera; Renato Pujatti, coordinatore Commissione fiere in rete dell’Associazione e presidente Pordenone Fiere; Massimo De Bellis, direttore generale Cremona Fiere; Domenico Lunghi, direttore Business unit BolognaFiere e Emanuele Vietina, direttore generale Lucca Crea. Chiudono i lavori: Antonio Bruzzone, vicepresidente Aefi e direttore generale BolognaFiere e Luca Palermo, vicepresidente Aefi, ceo e direttore generale di Fiera Milano.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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