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Da: Organizzatori

Giunge al gran finale, come da tradizione con la fine dell’anno, la rassegna I Colori del Natale: sin da novembre un ricco programma di spettacoli ha attraversato il territorio comunale con tappe a Volania, Porto Garibaldi, Vaccolino e San Giuseppe, approdando in centro storico a Comacchio a ridosso delle festività natalizie. Un pubblico sempre numeroso ha accolto ed apprezzato tutti gli appuntamenti del ricco programma, che ha fatto della attenta selezione di spettacoli di burattini e marionette, teatro di strada, comicità ed animazione, la propria carta vincente.
Gli ultimi tre giorni dell’anno vedranno i burattini di Massimiliano Venturi impegnati nell’Antica Pescheria presso i Trepponti, con spettacoli domenica 30 e lunedì 31 a partire dalle ore 16:30. Fagiolino, Sganapino e gli altri eroi e maschere del teatrino saranno protagonisti ogni giorno di uno spettacolo sempre nuovo e differente, con grande interazione del pubblico, e realizzato appositamente per le festività. L’ultimo giorno dell’anno ha in serbo una sorpresa per grandi e piccoli: a grande richiesta, tornerà infatti ad esibirsi a Comacchio Gino Lo Struzzo, curioso e simpatico struzzo bianco della compagnia Piccola Carovana, che si aggirerà per strade e piazze regalando a tutti un’atmosfera magica e di stupore, unica nel suo genere. Assieme a lui, animerà il pomeriggio dalle ore 15:30 la musica tradizionale del Duo Zampanò, coppia di musicisti itineranti su trampoli che animeranno il centro storico. Sempre il 31/12, al termine dello spettacolo di burattini, nell’Antica Pescheria avrà luogo la lotteria dei piccoli: tra tutti i ragazzi che avranno partecipato agli spettacoli di burattini saranno estratte tre marionette giocattolo realizzate a mano. Gli eroi del teatrino saluteranno così assieme al loro pubblico l’arrivo del nuovo anno.
Terminato il programma, non ci sarà che da attendere poche settimane per poter assistere ai prossimi spettacoli per ragazzi e famiglie: già da gennaio infatti prenderà il via la nuova edizione di Junior! Pomeriggi a teatro con Mamma e Papà. I primi appuntamenti sono previsti domenica 20/01 a San Giovanni di Ostellato, con Il Rapimento della Principessa Gisella, nuvo spettacolo de I Burattini di Mattia Zecchi; domenica 27/01 a Vaccolino arriverà invece per la prima volta il Teatro alla Panna, con lo spettacolo Cavoli a Merenda.
La rassegna I Colori del Natale, promossa dal Comune di Comacchio è organizzata da Teatro dell’Aglio con il contributo della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Bialystok Produzioni e sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi. L’ingresso agli spettacoli è sempre gratuito. Il programma completo è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it . Per informazioni: 349 0807587.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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