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Da: Grafica Andros

Si è conclusa il 21 giugno la campagna di crowdfunding dell’associazione Metropoli di Paesaggio con l’obiettivo di raccogliere, in 60 giorni, 3.000 euro per poter costruire un pontile a Baura (Fe). Grazie ai 141 sostenitori l’obiettivo è stato raggiunto e superato, raccogliendo 5.515 euro (il 184% della quota necessaria): a ottobre potrà quindi essere inaugurato il nuovo pontile con una panchina, una rastrelliera per bici e l’illuminazione nell’area dell’attracco così da rendere il nuovo angolo di paesaggio sul Po di Volano fruibile anche di sera.
Grande soddisfazione è stata espressa da Benedetta Brighenti, Presidente AESS (tra i promotori della campagna) “I miei ringraziamenti più sinceri a tutti coloro che hanno creduto e credono nel progetto e tramite il crowdfunding hanno voluto contribuire direttamente a sostenere un’idea di territorio che si intreccia con comunità, nuove economie, salute e socialità e che a Ferrara inizia finalmente a prendere forma! L’auspicio è che Metropoli di Paesaggio possa divenire presto modello replicabile in altre aree del Paese e anche oltre.”
“Dopo la realizzazione del pontile di Vigarano Pieve – afferma Chiara Franceschini, presidente dell’associazione Metropoli di Paesaggio – il nuovo approdo a Baura sarà un’altra occasione per sperimentare la navigabilità del ferrarese e scoprire il nostro paesaggio, nonché per dimostrare la praticità di spostamento con bici e barca e i benefici ambientali, sociali ed economici che ne derivano. Oltre alla soddisfazione circa la risposta positiva del territorio e ai ringraziamenti, da parte dell’associazione, per la partecipazione sentita, preme evidenziare come la sensibilità della collettività riguardo a questi temi sia in costante aumento. Questo fa ben sperare per i prossimi traguardi.”
Tante le aziende che hanno scelto di sostenere il progetto: DÉCO SpA (rivestimenti in legni compositi e naturali), Blu-e (progettazione e consulenza tecnica), Robur Asfalti (movimenti-terra e posa in opera), Zumtobel (corpi illuminanti), CNA Impresa Donna, Proloco di Baura, Associazione Fiumana APS, Garden Club Ferrara, Cooperativa Sociale Integrazione Lavoro, Punto 3 Srl (progetti per lo sviluppo sostenibile), Emil Banca Credito Cooperativo – Contagio Solidale.
Il sostegno della SPAL non è mancato: la società biancazzurra, sensibile alle iniziative programmate sul territorio, ha donato 50 maglie gara per il raggiungimento dei fondi, nonché in vista delle prossime campagne di raccolta.
Visit Ferrara, il Consorzio degli operatori turistici della Provincia di Ferrara, credendo nell’impatto economico e sociale dell’iniziativa, ha contribuito alla raccolta offrendo delle visite guidate alla città con una guida turistica abilitata per la Regione Emilia Romagna.
Metropoli di Paesaggio crede fortemente nei benefici ambientali, sociali ed economici che la mobilità terra-acqua può portare al nostro territorio e per questo investe in progetti sostenibili e al servizio dei cittadini. La bicicletta, la barca, il treno e il bus elettrico, se messi a sistema, sono mezzi pratici ed economici non solo per i turisti ma anche per il quotidiano della collettività: la mobilità lenta va veloce.
Oltre all’aspetto economico, la campagna ha attivato un canale di dialogo con e per le comunità del territorio direttamente interessate dal progetto. Con il coinvolgimento della comunità di Baura, che ha già dimostrando generosa attenzione nei confronti dell’iniziativa, scopriremo la ricchezza di attività che può generare una via d’acqua con un pontile funzionante.

A questo link alcune immagini del Progetto Pilota 1:
https://bit.ly/FotoPilota1

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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