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Da: Ga-Est – Servizio Comunicazione Istituzionale

Domenica 4 settembre alle ore 17.00 la 19.a Grandezze & Meraviglie inaugura la collaborazione con la Città di Ferrara nella splendida cornice della Pinacoteca Nazionale di Ferrara presso Palazzo dei Diamanti, Grandezze & Meraviglie presenta in anteprima nazionale l’oratorio di Alessandro Stradella Ester Liberatrice del Popolo Hebreo, in occasione dell’European Day of Jewish Culture e all’inaugurazione della Festa del libro ebraico.
Una navetta-bus sarà disponibile da Modena (su prenotazione: tel 345 8450413). Composto e rappresentato a Roma prima del 1677, Ester è uno del 6 di Stradella che ci sono pervenuti. All’interno del Vecchio Testamento quello di Ester, nella sua brevità, è uno dei libri più originali e affascinanti. Mardocheo, un ebreo di Babilonia, rifiuta di inchinarsi davanti al ministro Aman e per questo viene condannato a morte con tutti gli ebrei. Mardocheo invia quindi sua nipote Ester, sposa del re Assuero (che ignora che lei è ebrea) a implorare pietà. Rischiando la sua vita Ester riesce a convincere il re che Aman sta tramando un complotto ai suoi danni, e quest’ultimo viene messo a morte con tutta la famiglia. L’oratorio è una specie di opera di teatro musicale a carattere sacro che nel primo ‘600 a Roma presenta aspetti austeri, nella ma seconda metà sotto il velo dell’argomento morale si nasconde spesso caratteri estranei dall’ambientazione religiosa: il tema sacro si affianca ad argomentazioni politiche, sociali ed erotiche, in una pluralità di livelli in cui soggetto, libretto e musica interagiscono tra loro con sorprendente audacia e libertà. Ester rispecchia la struttura classica: l’alternanza di recitativi secchi e accompagnati, di declamazioni, di arie e di interventi corali, con momenti di forte anticipazione rispetto alla musica posteriore, in un tessuto ricco di affetti e di emozioni. Lo Stradella Y-Project nasce nel 2011 in seno al Conservatorio A. Casella dell’Aquila con lo scopo di avvicinare giovani cantanti e strumentisti alla musica di questo grande compositore nato a Nepi nel 1639.
Il suo linguaggio originale che partendo dal contrappunto rinascimentale si proietta in avanti abbracciando tre secoli di stile è allo stesso tempo un utile strumento didattico e un ponte tra l’esperienza formativa e quella professionale.
In questi primi anni il progetto ha dato vita a tre oratori, una serenata e un’opera, a volte prime mondiali assolute, grazie anche alla collaborazione di importanti istituzioni musicali italiane ed estere: oltre al Conservatorio A. Casella de L’Aquila, il Centre de Musique Baroque de Versailles Cmbv, il Centro di Musica Antica della Pietà dei Turchini di Napoli, il Festival Internazionale Alessandro Stradella di Nepi (VT), il Festival Grandezze & Meraviglie di Modena, l’Accademia di Belle Arti di Roma, il Teatro Torlonia di Roma, la Società di Concerti Barattelli di L’Aquila, l’Oratorio del Gonfalone di Roma. Andrea De Carlo, è l’ideatore dei cicli di esecuzioni stradelliane che conduce accanto alla sua attività di concertista alla viola da gamba e insegnante dello stesso strumento al Conservatorio Casella de l’Aquila.
Isabella Chiappara, è storica dell’arte, perfezionata in tessuti d’arte antichi, storia del costume e della moda rinascimentale e barocca; da molti anni accanto alla moda affianca l’amore e la ricerca sulla musica antica e barocca firmando costumi e regie.

Biglietti: € 13 (ridotti: € 10 e € 5) gratuito fino a 14 anni
Biglietteria sul luogo dei concerti 90 minuti prima dell’inizio
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI e-mail: info@grandezzemeraviglie.it www.grandezzemeraviglie.it
Grandezze&Meraviglie
via Nazario Sauro 54 – 41121 Modena – Tel. (+39) 059 214333 – (+39) 345 8450413

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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