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Da: Redazione Ella

L’arte dei bambini al Ferrara Buskers Festival® è ecologia e solidarietà

Il 24 e il 25 e dal 27 agosto al 1° settembre 2019, Gregorio Mancino, in arte Movimentart, insegna ai più piccoli a trasformare bottiglie di plastica in aeroplanini, per la pediatria dell’ospedale di Cona.

Il suo simbolo è il cuore, che ha dipinto in tanti luoghi del mondo, anche i più insoliti. Un messaggio di speranza e di libertà, un modo di concepire l’arte come momento di resistenza. Gregorio Mancino, in arte Movimentart, è un artista noto al pubblico del Ferrara Buskers Festival® e per la 32° edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada – dal 22 agosto al 1° settembre, con tappa inaugurale a Mantova il 22, anteprima a Comacchio il 23, primo weekend ferrarese il 24 e il 25, serata intermedia il 26 a Cesenatico e dal 27 agosto a fine festival a Ferrara – torna come protagonista di un laboratorio per bambini, non solo creativo, ma anche ecologico.

Tutti i giorni nelle date ferraresi, dalle 18.00 alle 19.30, Gregorio Mancino sarà in Piazza Gobetti (lo spazio dedicato a Pittori e Pitturini) per insegnare ai più piccoli a riciclare le bottigliette di plastica, trasformandole con i colori in aeroplanini. Il laboratorio dal titolo “Fai volare i sogni dei bambini” è gratuito e le bottiglie realizzate saranno poi donate all’ associazione Circi, per ravvivare il reparto di pediatria dell’ospedale di Cona. L’eco lab di Gregorio Mancino rientra tra le iniziative del Progetto EcoFestival, che disegna un modo ecologico di vivere la manifestazione.

Movimentart ha dipinto davvero dappertutto ed in particolare per i bambini: in assenza di gravità nel 2007 con la Nasa in Florida, nei carceri per rendere più piacevole l’ambiente ai piccoli che vanno a trovare i genitori detenuti, e negli ospedali di diversi Paesi del mondo. Nel 2014 ha composto il cuore più grande del mondo con 3000 cuori di bambini di tutto il pianeta. Nel 2016 ha dipinto sull’impalcatura del Duomo ferrarese, durante il Ferrara Buskers Festival®, la colomba con in bocca una nota stretta nel becco, simbolo di comunione tra i popoli, grazie al potere della musica.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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