Skip to main content

da: Gruppo Cittadini Economia Ferrara

Martedì prossimo 3 novembre ci vediamo, come sempre, in via della Resistenza 34 al Centro Sociale “La Resistenza” di Ferrara dalle 20:30 alle 22:30 con il seguente Ordine del Giorno:
Dalle 20:30 alle 20:40 accoglienza e presentazione della serata.
Dalle 20:40, per venire incontro alla richiesta di alcuni di noi, parleremo del nostro Gruppo. Il tema sarà: chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo e come ci andiamo. L’argomento sarà presentato da Fabio e poi si darà inizio alle riflessioni.
Dalle 22:10 alle 22:30, poiché martedì scorso avevamo ravvisato la necessità di cambiare sede causa aumento costi, valuteremo le proposte di coloro che si erano impegnati a contattare altri Centri e decideremo dove vederci e in quale giorno a partire dalla prossima riunione. Di seguito, proposte per il prossimo ordine del giorno (almeno 1 ora dovrà essere dedicata all’approfondimento) e nomina del moderatore.
Moderatore della serata: Claudio Pisapia.
Inoltre:
Nell’ultima riunione abbiamo deciso di vederci sabato 14 novembre dalle 09:30 alle 17:00 presso la sede della Comunità Emmaus di San Nicolò per una giornata di approfondimento. Gli argomenti in programma saranno:
Modalità di comunicazione, come rappresentare argomenti quali debito pubblico, moneta e finanza ad un pubblico sempre più vasto; approfondiamo su MeMMT e finanza funzionale; discussione sul Gruppo; organizzazione del Gruppo; Scuola di Economia a Ferrara; altro.
Si chiede, cortesemente, entro martedì 10 novembre, di dare le eventuali adesioni scrivendo alla mail del Gruppo Economia (in sede di prossima riunione coloro che vi partecipano).
Come spunto di riflessione di oggi: si può parlare di diminuzione delle tasse quando uno Stato spende meno di quello che incassa? Si continuano a spostare risorse da un settore all’altro a seconda degli interessi di parte o di chi si vuole accontentare ma questo difficilmente produrrà dei risultati positivi in termini di benessere dei cittadini.
Si invia link di un articolo della MeMMT con tanto di grafici esplicativi:
http://memmt.info/site/il-def-e-lavanzo-primario-la-lotta-di-classe-la-sta-vincendo-l1/
Si invita inoltre a visitare il nostro sito http://cittadinieconomiafe.blogspot.it che è in fase di crescita e che contiamo di riempire di contenuti. La speranza è che possa diventare oltre che uno scambio di opinioni con tutti, uno storico delle nostre attività e una “cassetta degli attrezzi” per chi ha voglia di informarsi. Tutti i contributi sono i benvenuti, fatevi sentire e dateci una mano!
15 Ottobre 1987: la notte dei sogni degli uomini integri (http://www.ferraraitalia.it/?s=sankara), un articolo per ricordare un grande Presidente che affrontava 30 anni fa i problemi del debito e le storture della finanza.
“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.” (citazione di Margaret Mead)

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it