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da: ufficio stampa Hera

Approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei Soci il Bilancio di Sostenibilità 2015 del Gruppo. Attenzione al territorio e alle comunità, in un’ottica di valore condiviso, e centralità dell’economia circolare: sono solo alcuni elementi di un quadro in continuo miglioramento che proietta il Gruppo alle sfide per il futuro

Dalla centralità dell’economia circolare alla crescente ricchezza distribuita sul territorio, dall’attenzione all’innovazione all’impegno per l’efficienza energetica. Sono solo alcuni dei tantissimi elementi illustrati dal Gruppo Hera nel Bilancio di Sostenibilità 2015, approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei Soci insieme ai risultati economici.
Pubblicato anche online all’indirizzo http://bs.gruppohera.it/, in una veste grafica ulteriormente rinnovata, il nuovo bilancio consente ai diversi interlocutori di individuare rapidamente tutte le informazioni più importanti e di “toccare con mano”, con la massima trasparenza e chiarezza, i risultati raggiunti nei vari campi che confermano l’attenzione della multiutility per il territorio e per le imprese locali, che crescono insieme al Gruppo in un’ottica di valore condiviso.

Diminuisce il ricorso alla discarica (8,6%) e aumenta la raccolta differenziata (55,4%). Già raggiunti gli obiettivi europei di riciclo degli imballaggi
Ottimi risultati emergono anche dagli indicatori sulla sostenibilità ambientale, che fanno del territorio servito da Hera un’eccellenza a livello nazionale ed europeo.
Crescono, infatti, i numeri della raccolta differenziata, che passa dal 54% del 2014 al 55,4% del 2015 (superiore alla media nazionale che è al 45,2%), con 356 chilogrammi pro capite di rifiuti differenziati. Un dato ancora più rilevante se si considera che nel territorio servito dal Gruppo Hera oltre il 94% dei rifiuti differenziati viene effettivamente recuperato e con costi generalmente inferiori alla media italiana per le famiglie, come evidenziato da due ricerche di Cittadinanzattiva e di Ref Ricerche. Inoltre, in Italia tra i dieci migliori capoluoghi di provincia per raccolta differenziata pro capite con più di 100 mila abitanti la metà è gestita da Hera (tra cui Ferrara), mentre Bologna è la terza migliore città italiana tra quelle con oltre 300 mila abitanti.
Infine, nel territorio servito dal Gruppo il risultato 2015 del 66% di riciclo degli imballaggi è già superiore all’obiettivo europeo al 2025 (pari al 65%), mentre il ricorso alla discarica è sceso all’8,6%, un dato ampiamente al di sotto della media italiana (34%) e di quella europea (28%) ma soprattutto migliore rispetto allo stesso obiettivo europeo al 2030 del 10%.
Sul fronte dell’economia circolare si inseriscono anche le iniziative incentrate sul riuso dei prodotti e promosse dal Gruppo, in collaborazione con Last Minute Market e le principali onlus del territorio: ad esempio, “CiboAmico” ha consentito nel 2015 di donare quasi 8.600 pasti non consumati nelle mense aziendali (di cui oltre 1.200 a Ferrara). Con altri progetti come “Cambia il finale” sono state raccolte oltre 710 tonnellate di materiali ingombranti (a fronte di circa 4.600 ritiri effettuati), mentre grazie a “FarmacoAmico” sono state recuperate in totale circa 21 mila confezioni di farmaci non scaduti.

L’impegno di Hera per l’efficienza energetica: oltre il 70% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate e 2.200 Tep risparmiati nel 2015
Prosegue l’impegno del Gruppo Hera nella produzione energetica green: nel 2015 il 73,4% della produzione di energia elettrica di Hera è venuto da fonti rinnovabili (biogas da digestori o depuratori, fotovoltaico, ecc.) o assimilate alle rinnovabili (come la cogenerazione). Un ruolo importante è giocato dal teleriscaldamento, che nel 2015 ha registrato un aumento del 17% del quantitativo di energia termica venduta rispetto all’anno precedente e una crescita nelle unità abitative servite, arrivate a quasi 84 mila.
Il Gruppo ha inoltre pianificato, nell’ambito della certificazione energetica Iso 50001 (conseguita nel 2015 anche da AcegasApsAmga e Marche Multiservizi), la riduzione del 3% entro il 2017 dei propri consumi di energia primaria con cento interventi. Quelli già realizzati nel 2015 hanno portato a un risparmio di quasi 2.200 tonnellate equivalenti di petrolio, che corrispondono al consumo di oltre 4.300 appartamenti e, associando il risparmio di CO2, alle emissioni di 1.800 auto. Nell’ambito dell’illuminazione pubblica, Hera utilizza lampade a basso consumo nell’84% dei punti luce gestiti. Consumi ridotti anche per gli impianti semaforici, gestiti con 7.357 lanterne a led, pari al 77% del totale.

Il settore idrico tra investimenti e acqua di qualità. Oltre 11.000 i clienti assistiti dal Fondo Fughe
Su un totale di 345,9 milioni di euro di investimenti lordi sulle reti nel 2015, ben 127,2 milioni sono andati al settore idrico, di cui 6,6 milioni per la provincia di Ferrara, con un incremento della qualità del servizio. Con circa 350 mila analisi effettuate nel 2015, l’acqua del rubinetto nei territori serviti da Hera si conferma di ottima qualità e a basso costo. Sono 11.033, inoltre, i cittadini che nel 2015 hanno beneficiato del Fondo Fughe (di cui 2.040 nella provincia di Ferrara), istituito da Hera per tutelare i clienti nei casi di perdite occulte sull’impianto di proprietà, cioè a valle del contatore, con un rimborso medio pari a oltre 1.300 euro.

Importanti ricadute per il territorio e per i fornitori, appalti assegnati nel 67% dei casi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
Il Bilancio di Sostenibilità 2015 conferma l’importante ruolo del Gruppo Hera nel tessuto in cui opera: considerando anche i 526,1 milioni di forniture locali, il valore economico complessivamente distribuito sul territorio nel 2015 sale a 1.647,8 milioni (+3,5% rispetto al 2014), di cui quasi 78 milioni nella provincia di Ferrara. L’impatto occupazionale generato nel 2015 dalla multiutility ha raggiunto un totale di quasi 14.200 unità: infatti, agli 8.553 dipendenti del Gruppo si aggiunge un indotto di 5.646 unità generato dalle forniture.
E’ importante inoltre evidenziare che i rapporti di collaborazione con 44 cooperative sociali hanno consentito l’inserimento lavorativo di 686 persone svantaggiate, di cui quasi 590 in Emilia-Romagna.
Nel 2015 il 67% degli affidamenti è stato aggiudicato preferendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa al posto del massimo ribasso e assegnando il punteggio anche in base a indicatori di sostenibilità ambientale e sociale.
Questi sono solo alcuni dei risultati che confermano l’attenzione della multiutility per il territorio e per le imprese locali, che crescono insieme al Gruppo in un’ottica di valore condiviso.

Pari opportunità, formazione e sicurezza sul lavoro al primo posto
Per quanto riguarda le nuove assunzioni, solo nel 2015 sono entrati a far parte del Gruppo Hera 320 nuovi lavoratori, di cui 257 con contratto a tempo indeterminato (oltre 80 con meno di 30 anni). Aumenta costantemente la presenza femminile, che ha raggiunto quasi il 24% del totale dei lavoratori a tempo indeterminato (un dato che sale oltre il 30% considerando i ruoli direttivi), senza contare che oltre il 44% degli impiegati assunti lo scorso anno sono donne. Questi importanti risultati sono stati raggiunti anche grazie alle azioni messe in campo per la conciliazione vita-lavoro, tra cui le politiche per i congedi parentali, l’esperienza dei nidi aziendali e interaziendali e dei centri estivi.
Anche formazione e sicurezza presentano un trend in miglioramento: nel 2015 sono state erogate ai lavoratori oltre 31 ore di formazione pro capite all’anno, un dato più che doppio rispetto alla media delle altre utility (pari a 14,3). Anche grazie a questo investimento sono stati raggiunti risultati sempre più positivi nella prevenzione degli infortuni, come evidenziato dall’indice di frequenza sceso a 20,6 (-9% rispetto al 2014).

L’importanza dell’innovazione per il Gruppo
Il ruolo centrale dell’innovazione, nella visione del Gruppo Hera, ha trovato conferma nel rapporto “Smart City Index” di Ernst & Young, che analizzando i progetti innovativi ha collocato Ferrara nella parte alta della classifica relativa ai 116 capoluoghi italiani. All’avanguardia per la sperimentazione dei contatori multibusiness avviata lo scorso anno nel modenese, Hera continua l’installazione dei misuratori gas di nuova generazione su tutto il territorio, con una copertura dei clienti gas prevista al 16% già a fine 2016.
Con oltre 79 mila download e l’estensione a tutti i comuni serviti dalla multiutility, si è pienamente affermato il Rifiutologo, la prima app gratuita pensata per i cittadini per aiutarli a fare meglio la raccolta differenziata e inviare le segnalazioni direttamente ai servizi ambientali. Al passo coi tempi e la tecnologia, a fine 2015 i clienti di Hera che hanno scelto la bolletta elettronica hanno raggiunto quota 267 mila.
Nel 2015, infine, si è svolto il primo Innovation Day, promosso da Hera per incontrare 13 start up del territorio che puntano sull’innovazione, selezionate sulla base dei loro progetti e della possibile comunanza con le attività del Gruppo.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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