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Al via l’Innovation Festival BCC, il progetto promosso dalle BCC del Gruppo Iccrea per individuare e supportare nella crescita le migliori idee imprenditoriali nel campo  dell’innovation technology.
Saranno 25 le idee selezionate, di cui 3 le vincitrici finali di un percorso di incubazione del controvalore stimato di 30.000 euro.

La partecipazione è gratuita. Il termine di presentazione della domanda è il 30 novembre 2021.

Le BCC del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, hanno dato il via all’Innovation Festival BCC, un progetto finalizzato ad individuare le migliori idee imprenditoriali nel campo dell’innovation tecnology e facilitarne un percorso di crescita e posizionamento sul mercato.

Possono partecipare al Festival tutti i soggetti interessati ad iniziative nel campo dell’innovazione che faranno domanda attraverso il sito www.innovationfestivalbcc.it in uno dei seguenti settori di interesse: fintech, insurtech, agritech, foodtech, digital media (e-commerce, pubblicità, comunicazione), manufacturing 4.0. Chi non è socio o cliente di una BCC potrà indicare il nome di una BCC del Gruppo Iccrea presente sul proprio territorio oppure recarsi e presentare domanda presso la stessa.

Le 8 BCC del Gruppo Iccrea operative in Emilia-Romagna sono: Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese (BO, FC, RA); Emilbanca (BO, FE, MO, PR, RE); Credito Cooperativo Romagnolo-BCC di Cesena e Gatteo (FC, RA); Riviera Banca (FC, RN); Cassa Rurale di Rivarolo Mantovano (PR); Credito Padano (PR, PC); Banca Centropadana (PC); Banca Cremasca e Mantovana Credito Cooperativo (PC).

La partecipazione dei Champions alla manifestazione è a titolo gratuito e dovrà avvenire entro il 30 novembre 2021.

Fra tutte le richieste di adesione pervenute, il comitato scientifico del Festival selezionerà sino ad un massimo di 25 idee, che avranno accesso al Festival Day. In quella giornata i progetti imprenditoriali verranno presentati ad una giuria di esperti del settore e saranno proclamati i 3 vincitori finali. Per ogni progetto partirà quindi un percorso di incubazione di circa 3 mesi del controvalore stimato di 30.000 euro, oltre ad un percorso facilitato per l’accesso al credito agevolato previsto dalla normativa italiana sulle startup, finalizzati alla trasformazione delle idee in vere e proprie imprese. Successivamente, i membri del team potranno partecipare all’Investor Day, con l’obiettivo di presentare la propria start-up a potenziali investitori e partner, e ad una giornata di International Networking, per incontrare realtà internazionali del mondo IT e dello sviluppo di imprese innovative ed eventualmente partecipare a progetti di mobilità in ambito europeo.

L’iniziativa è stata realizzata con l’ausilio di Knowledge Institute e il contributo dei partner Accenture, Bain Capital, Business Integration Partner, Franklin Templeton, Hudi e Zeb Consulting.

Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea è il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano e il quarto gruppo bancario in Italia per attivi con circa 175 miliardi di euro. Il Gruppo è costituito ad oggi da 128 Banche di Credito Cooperativo presenti in oltre 1.700 comuni italiani con più di 2.500 sportelli e da altre società bancarie, finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo Iccrea Banca. Le BCC del Gruppo al 30 giugno 2021 hanno realizzato su tutto il territorio italiano 93 miliardi di euro di impieghi lordi e una raccolta complessiva (diretta e indiretta) pari a circa 140 miliardi di euro, contando più di 3 milioni di clienti e 833 mila soci. Il Gruppo ha totalizzato un CET 1 Ratio del 16,5% e un TCR del 17,2% al 30 giugno 2021.

Al 30 giugno 2021, le 8 BCC del Gruppo Iccrea operative in Emilia Romagna, presenti in regione con 237 sportelli, hanno realizzato impieghi per 8 miliardi, una raccolta diretta di 10,7 miliardi e una raccolta indiretta di 6 miliardi. Le 8 BCC del Gruppo hanno altresì finalizzato impieghi soggetti a moratoria per 1,9 miliardi di euro e nuove erogazioni cura Italia per 723 milioni.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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