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Da: Comune di Ferrara

Il centro storico di Comacchio si accinge a trasformarsi nel regno del divertimento più bizzarro e fantasioso, per rendere omaggio ad un personaggio leggendario, il folletto magico Sgarabusen, che irromperà sulla scena domenica 30 e lunedì 31 ottobre, in occasione della Festa di Halloween.
Questa mattina sotto la Loggia del Grano è stata presentata l’edizione 2016 della Festa Halloween-Sgarabusen, che beneficia del contributo e del patrocinio comunale. Paola Abile (New Star Productions), dal 2013 alla guida dell’evento più originale e di maggior successo tra quelli della programmazione invernale, dopo aver ringraziato tutti i partners che collaborano alla riuscita della manifestazione, ha aperto un focus sul programma, articolato quest’anno su due giornate, quella di domenica 30 ottobre e quella di lunedì 31 ottobre prossimi. ‘Da sempre riponiamo massima attenzione alle famiglie con bambini, ma anche ai giovani – ha esordito la Abile -, ai quali affideremo il gran finale. Quest’anno interverrà un gruppo di musicisti di ispirazione celtica, ‘Futhark M.W.M. Firm’, di fama europea, per proporre una musica di ispirazione medievale, con cornamuse, tamburi ed altri strumenti. Tornerà la compagnia teatrale – ha aggiunto l’organizzatrice -, Accademia Creativa con uno spettacolo piroteatrale realizzato da trampolieri e ballerine, che danzeranno sulle note del mistero del gruppo celtico.” La serata di apertura della festa di Halloween troverà il suo apogeo nello spettacolo serale a Palazzo Bellini con l’attesa cascata di palloni, all’interno dei quali saranno inseriti otto soggiorni-premio sulle nevi di Marilleva (per quattro persone). Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Sandro Pozzati (Delta Input), che da anni collabora con Paola Abile, per citare alcune della novità in arrivo. Quest’anno l’accesso dei camper nelle aree riservate non prevede alcuna prenotazione, come invece avveniva in passato. ‘Molti arrivavano nei giorni precedenti la festa per visitare la città – ha commentato Pozzati – comportando disguidi rispetto alle prenotazioni dei camper nei giorni di svolgimento della festa. Per cui l’accesso sarà libero prima, durante e dopo l’evento.’ Grande suspense per scenografie, spettacoli itineranti, creature mostruose pronte ad interagire con i visitatori, con tanto di location da brivido in alcuni punti del centro storico, per fissare i ricordi con suggestivi selfies. Numerosi i premi messi in palio dalle attività commerciali del territorio, che hanno messo a disposizione lettini ed ombrelloni, soggiorni in case vacanze, trattamenti termali. Il “Trucca bimbi Horror”, la Casa delle zucche con la simpatica gara di intaglio “Crea la tua zucca”, a cura di Mariella e Gianna e poi ancora la “Caccia al tesoro maledetto”, a cura dell’associazione H20 e Bar Etrusca arricchiscono il programma della festa, animata anche dalla “ZumbaHorror”, a cura dell’ASD El Movimiento di Beatrice Cavallari e ASD New Dance di Mad Dani. Imperdibile la coreografia dei “Fantasmi volanti”, che dalle ore 19 di lunedì 31 ottobre prenderà il sopravvento in centro storico con 2500 palloni gonfiabili, che saranno distribuiti ai visitatori dai trampolieri. I palloni si gonfieranno correndo. Il gruppo di lettori volontari itineranti “A stile libro”, come ha spiegato Giuseppe Gardellini, offrirà il proprio contributo con letture di racconti a voce alta in tema. Non può mancare la Zombie walking, legata anche quest’anno al contest fotografico, che sino a gennaio consentirà di pubblicare e votare lo scatto più “orrendo”. Come nelle edizioni precedenti, è prevista la premiazione della vetrina che più si è messa in vista con allestimenti horror. I mostri della barca fantasma, allestita dalla compagnia dialettale ‘Al batal’, assicurano anche quest’anno sorprese con esibizioni…da paura. Sarà l’assessore al turismo Sergio Provasi a premiare i vincitori nell’arena di Palazzo Bellini, durante lo spettacolo serale di domenica 30 ottobre. Analoga premiazione per il miglior intaglio di zucca. Il programma della due giorni di Halloween-Sgarabusen è in continuo aggiornamento sul sito www.comacchio.it
Come ha sottolineato l’Assessore al Turismo Sergio Provasi, dopo aver ringraziato Paola Abile, Sandro Pozzati, le associazioni culturali, il Volania Calcio ed i commercianti che con impegno stanno adoperandosi per la miglior riuscita dell’evento, ‘si è voluta concentrare la festa su due giorni per far vivere intensamente al centro storico di Comacchio una straordinaria opportunità di richiamo turistico. Eventi di questo tipo – ha aggiunto l’assessore – fanno conoscere e riscoprire Comacchio. Contiamo che il tempo ci dia una mano.’

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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