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Da Responsabile presidio comunicazione territoriale Ferrara

Definite azioni di sostegno per le famiglie in carico ai servizi sociali

Firmato l’accordo tra, l’Unione Terre e Fiumi (comune di Berra, Copparo, Formignana, Jolanda di Savoia, Ro e Tresigallo), l’Azienda Servizi alla Persona dell’Unione, Hera e Hera Comm per seguire e intercettare le situazioni critiche dei clienti in carico ai Servizi Sociali al fine di evitare l’interruzione della fornitura a causa della morosità.

Già nel luglio del 2015 è stato approvato un analogo protocollo d’intesa tra ASP (Azienda Servizi alla Persona) dei comuni di Ferrara, Masi torello, Voghiera e Hera. L’applicazione del protocollo nei territori della provincia di Ferrara è stato promosso e sostenuto da HERALAB, il consiglio degli stakeholder locali istituito da Hera per migliorare la sostenibilità dei servizi e per dialogare con le comunità del territorio.

L’accordo è stato valutato da HeraLab come un esempio di collaborazione virtuosa con le Amministrazioni, che il Gruppo Hera sta proponendo in diversi comuni come Modena, Cesena, Forlì, Imola e Ravenna e che troverà applicazione anche in altri Comuni o Unione di Comuni.

Nei comuni in cui il protocollo è attuato i risultati finora raggiunti sono stati molto positivi: mediamente nell’85% dei casi seguiti dai servizi sociali è stato possibile evitare le interruzioni, con punte del 90%, applicando modalità di pagamento più flessibili.

Fra gli altri obiettivi del protocollo vi è anche quello di evitare l’aumento di morosità e assicurare forme di rateizzazioni del debito più favorevoli rispetto alla norma.

Il protocollo d’intesa per le utenze disagiate è un’ulteriore conferma dell’attenzione del Gruppo Hera verso le fasce più deboli della popolazione: Hera Comm ha da tempo messo a disposizione degli assistenti sociali un canale di contatto dedicato e questa vicinanza consente di effettuare verifiche sui singoli casi, applicare le agevolazioni previste e spesso riuscire a ripristinare tempestivamente un servizio interrotto o addirittura intervenire prima della sospensione.

“Il Comune di Copparo, insieme agli altri Comuni dell’Unione Terre e Fiumi, – ha dichiarato Franco Miola, assessore ai servizi sociosanitari del Comune di Copparo – ha firmato insieme ad ASSP, nella persona del direttore Norma Bellini ed Hera, un protocollo d’intesa per strutturare un modo di agire puntuale e preciso, che già si svolgeva con qualche difficoltà, per la risoluzione comune di problemi derivanti dall’insolvenza di pagamenti a Hera da parte di Cittadini che risultavano anche in carico ai servizi sociali nei Comuni dell’Unione. Il protocollo – prosegue Miola – prevede che grazie alla stretta collaborazione tra gli operatori di ASSP dell’Unione e di Hera, si condividano procedure in tempi stretti per affrontare le insolvenze dei cosiddetti “utenti deboli”, con nuove modalità di flusso informatico, in modo da segnalare i nuclei famigliari a rischio di distacco per morosità. Grazie a questa intesa, sarà anche possibile individuare le modalità più appropriate per ogni utente in difficoltà, come la ratealizzazione del debito secondo le proprie possibilità e interruzione del servizio, se proprio non procrastinabile, in tempi più lunghi, in particolare per le famiglie con minori a carico.”

“Forme di agevolazione per le fasce più deboli sono presenti già da diversi anni – afferma Cristian Fabbri, Amministratore Delegato Hera Comm – grazie a questo protocollo d’intesa la gestione delle situazioni più critiche e l’applicazione delle agevolazioni previste in questi casi diventa ancora più efficace e tempestiva, a tutto vantaggio dei cittadini che si trovano in difficoltà. Testimonia l’impegno del Gruppo verso questa categoria anche la guida SOStegno Hera, recentemente aggiornata, che illustra tutte le opportunità di contenimento delle spese per servizi energetici e acqua messe da Hera a disposizione di chi versa, anche temporaneamente, in una situazione di disagio”.

“Si tratta di un progetto molto importante che completa le iniziative intraprese da HeraLab – dichiara Roberto Cassoli, componente di HeraLAB di Ferrara – È uno strumento che permette di affrontare le eventuali difficoltà familiari evitando il più possibile le interruzioni dei servizi”.

HeraLAB
HeraLAB è l’acronimo di ‘Local Advisory Board, consiglio consultivo locale, ma è anche l’abbreviazione di laboratorio per il territorio. È un organismo che coinvolge gli stakeholder locali, attivo in Emilia Romagna, in ognuna delle aree gestite da Hera. La sua finalità è l’ascolto dei bisogni e delle aspettative dei diversi interlocutori e l’elaborazione e la raccolta di proposte per lo sviluppo sostenibile del territorio.

I 12 componenti di HeraLAB Ferrara
Sono in tutto 12 i componenti del LAB, nominati dal Consiglio d’Amministrazione Hera in rappresentanza di diverse categorie di portatori d’interesse locali: Mario Sunseri (libero professionista, consulente ambientale nei settori rifiuti e bonifiche), Alberto Poggi (Insegnante di fisica e matematica presso il Liceo Ariosto di Ferrara), Simonetta Bidese (presidente del RAB di Ferrara), Brunella Bianchi (insegnante presso l’ITC PACLE “V. Bachelet” di Ferrara), Luca Marchetti (presidente nazionale della Lega Disabili), Gianni Buzzoni (ex dirigente di azienda cooperativa), Roberto Zapparoli (presidente Federconsumatori sezione di Ferrara), Giampaolo Lambertini (responsabile Dipartimento Economico CNA Ferrara), Roberto Cassoli (consigliere Azienda Servizi alla Persona dei Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera), Roberta Ziosi (presidente della Fondazione del Teatro Comunale di Ferrara), Claudio Mingozzi (dirigente di una grande società multinazionale) e Chiara Bertelli (responsabile Ufficio Promozione Legacoop Ferrara).

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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