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da: Hera e Web Radio Giardino

Hera e Web Radio Giardino: insieme per promuovere la differenziata con “Casa Hera”

Da lunedì 8 marzo sarà disponibile, su Web Radio Giardino, la prima di quattro puntate in podcast del nuovo format “Casa Hera”, realizzato dallo staff dell’emittente radiofonica in collaborazione con il Gruppo Hera e dedicato alla promozione della raccolta differenziata.
Nel corso di una sit-com tutta da ascoltare, i tre protagonisti (Viki, Ruggi e Pedro) forniranno utili consigli su come gestire al meglio i rifiuti domestici, in modo leggero, originale e coinvolgente.
Gli episodi verranno rilasciati ogni lunedì sul sito del Consorzio Factory Grisù oltre che sul sito e sui canali Spreaker e Sotify di Web Radio Giardino. Sempre allo stesso indirizzo saranno disponibili anche in inglese e francese fin dalla prima pubblicazione. Tutti i rilasci saranno supportati da una campagna di comunicazione visibile sui principali social network e sulle piattaforme podcast più seguite, come Spreaker, Spotify, Google Podcast e Apple Podcast.

L’idea di questa iniziativa, volta a diffondere le buone pratiche ambientali, è nata nell’ambito dell’edizione ferrarese di HeraLab, un consiglio consultivo che la multiutility attiva in ciascuna delle aree territoriali in cui opera. L’obiettivo degli HerLab, infatti, è formulare proposte di idee innovative, fattibili e volte a migliorare la sostenibilità dei servizi forniti da Hera, creando valore condiviso per il territorio.
I podcast sulla raccolta differenziata, peraltro, sono il proseguimento di un’attività lanciata da Hera a fine 2019, sempre in collaborazione con Web Radio Giardino e sempre improntata a promuovere la corretta separazione dei rifiuti, anche presso gli studenti Erasmus in visita a Ferrara e presso le comunità di origine non italiana: finalità che si ripropongono anche con l’iniziativa odierna, che proprio per questa ragione è declinata in altre lingue.
“Casa Hera”, inoltre, è solo il più recente tassello di una modalità comunicativa tesa a raggiungere con sempre maggiore efficacia e freschezza la collettività, così da assicurare che si consolidino gli ottimi risultati raggiunti in termini di separazione dei rifiuti dalla città estense (che, lo ricordiamo, nel 2020 è stata riconosciuta da Legambiente e Il Sole 24 Ore, per il secondo anno consecutivo, come il capoluogo di provincia con la percentuale di differenziata più elevato in Italia). In quest’ottica, nelle scorse settimane sui canali della multiutility sono stati pubblicati alcuni video che, con piglio ironico, aiutano a memorizzare alcune indicazioni per evitare gli errori più comuni che si commettono davanti ai contenitori dei rifiuti.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it


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