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da: ufficio stampa Hera

Laboratori, raccolta differenziata e una ‘mini Sorgente Urbana’: tante le iniziative organizzate dalla Multiutility per promuovere buone pratiche coinvolgendo piccoli e adulti.

Anche quest’anno Hera sostiene Estate Bambini ed è main sponsor di FESTEBA’, la prestigiosa rassegna teatrale per bambini che si sta svolgendo presso l’acquedotto di P.zza XXIV Maggio.

Per i piccoli ospiti Hera ha riservato un regalo speciale: i laboratori del riciclo, sabato 6 e domenica 7 settembre, dalle 16.30 alle 19.30.

È un’anticipazione de “La grande macchina del mondo”, l’offerta didattica che Hera propone alle scuole per l’anno scolastico 2014/15. I bambini e le loro famiglie saranno così ‘accompagnati’ dolcemente dai giochi estivi all’impegno scolastico.

Tante sono le iniziative organizzate, teatro, laboratori, giochi e anche una “mini Sorgente Urbana” che eroga l’acqua di rete rinfrescata e frizzante a disposizione dei piccoli ospiti e delle loro famiglie per diffondere buone pratiche legate alla sostenibilità.

Sarà anche l’occasione di per far pratica di raccolta differenziata approfittando delle mini isole ecologiche di base allestite da Hera all’interno del grande anello.

Tanto gioco quindi, con un’attenzione particolare all’ambiente.

Diffondere buone pratiche legate alla sostenibilità, senza trascurare gioco e divertimento. Con questi obiettivi Hera rinnova la sua partecipazione a ‘Estate Bambini’, l’evento di fine estate (3-11 settembre) atteso dai piccoli e dalle loro famiglie. La Multiutility, sponsor della manifestazione, proporrà diverse iniziative: laboratori, raccolte differenziate e una mini “Sorgente Urbana”, capace di erogare gratuitamente acqua liscia, gassata e rinfrescata. L’erogatore si troverà nella piazza dell’Acquedotto, a disposizione dei piccoli ospiti e delle loro famiglie.

Estate Bambini, iniziativa al centro della quale si colloca il progetto “Festebà”, è il momento ideale per promuovere tra i più giovani, attraverso il teatro e il gioco, l’attenzione alle risorse naturali e più in generale all’ambiente e alle relazioni sociali. Hera contribuirà significativamente anche attraverso i suoi laboratori didattici, che saranno un’anticipazione dell’edizione 2014-2015

Il progetto “La grande macchina del mondo” è interamente gratuito ed è rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. Ragazzi e bambini, dai 4 anni di età in su, hanno quindi la possibilità di studiare e comprendere l’ambiente attraverso esperimenti, spettacoli e giochi.

‘La Grande Macchina del Mondo’, che lo scorso anno ha coinvolto nella provincia di Ferrara, oltre 330 classi, circa 7100 studenti e 500 insegnanti con 825 ore di formazione. si è conclusa con una grande festa finale e la premiazione delle classi migliori che si sono cimentate in elaborati legati al tema del” Anno Europeo contro lo spreco alimentare”.

I dati di partecipazione e i dati di gradimento della passata edizione, raccolti con questionari compilati dagli insegnanti, mostrano un risultato più che positivo: la quasi totalità degli intervistati ha dato un giudizio buono o ottimo. Questo conferma l’impegno profuso da Hera a sostegno dell’istruzione e del sistema scolastico locale per stimolare nei più giovani la consapevolezza verso le tematiche ambientali e un’autentica cultura della sostenibilità.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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