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Da Movimento Cinque Stelle Ferrara

Morghen (M5S): “è stata una battaglia dura, ma grazie anche al nuovo Prefetto che ha accolto la nostra ulteriore denuncia abbiamo portato a casa il risultato.”

La vicenda si è trascinata per due anni, da quando nel Novembre 2015, ARPAE riceve la prima segnalazione relativa a due scarichi inquinanti, siti nelle acque del Canale Burana, da parte di una Guardia Volontaria. I tecnici realizzano il primo intervento ove individuano un impianto fognario di sollevamento malfunzionante che sversava i propri reflui nelle acque superficiali, evento accaduto anche nel 2009, come dichiarato dall’Agenzia che nel report, ritiene di poter concludere l’intervento dopo aver ordinato ad HERA la riparazione dell’impianto difettoso.
Nel Dicembre 2015, alcune Guardie Ittiche Volontarie dell’UPE – Unione Pescatori Estensi, associazione ferrarese che persegue finalità di tutela ambientale, individuano il persistere dello scarico inquinante in acque superficiali, sito in una struttura distinta dall’impianto di sollevamento già precedentemente individuato. Il video dello scarico viene diffuso sui media locali e sul web.

Nel Gennaio 2016, nella mia funzione di Presidente del Gruppo Consiliare M5S, segnalo i fatti alla Procura della Repubblica affinché si proceda a più adeguati accertamenti. E’ inoltre effettuata la richiesta di accesso agli atti all’ARPAE, avente in oggetto: gli aspetti autorizzativi dello scarico nel canale di Burana; la normativa di applicazione per questo scarico abusivo in acque superficiali;
il perché non si sia proceduto ad effettuare un campionamento ufficiale fiscale in aliquote ripetute;
il perché non si sia proceduto ad ordinare l’immediata chiusura del condotto di scarico qualora la ditta HERA avesse dichiarato il non utilizzo della stessa.

Nel Febbraio 2016, ARPAE risponde che la verifica sull’eventuale assenza di autorizzazione allo scarico in acque superficiali da parte di HERA è ancora in fase di svolgimento. Il M5S a questo punto, riunito il Comitato Ambiente di Ferrara, ed ottenuto l’accesso agli atti relativo allo schema fognario dell’area interessata dall’inquinamento dal Comune di Ferrara, verifica l’assenza di tale scarico nella cartografia.

Nel Settembre 2017, il M5S di Ferrara richiede nuovamente ad ARPAE di visionare la sanzione inflitta ad HERA per i due fenomeni inquinanti già individuati e rispettivamente ricondotti a tale ente. Nello specifico lo scarico abusivo derivante dall’impianto di sollevamento di acque fognarie rilevato in data 17/11/2015, e lo scarico abusivo privo di autorizzazione rilevato negli interventi successivi da parte dei tecnici ARPAE, a seguito di successive segnalazioni.

Nell’ Ottobre 2017, ARPAE risponde che la procedura di accertamento è ancora in corso.
Preoccupati di questo iter burocratico eccessivamente lungo, invochiamo l’intervento del Prefetto, poiché nelle vicinanze dei due gravi scarichi inquinanti che interessavano le acque del Canale del Burana, utilizzate per l’irrigazione dei campi del ferrarese, sorge il sito di Trattamento Rifiuti Speciali di HERA e gestore, come accertato dai verbali di sanzionamento infine emessi da ARPAE in seguito alle nostre denunce, delle reti fognarie che hanno provocato i diversi fenomeni inquinanti.

Purtroppo il procedimento sanzionatorio avanzato nei confronti di HERA, si è dilungato nell’intervallo temporale di legge consentito per l’erogazione della sanzione e tale rallentamento dell’istruttoria ci è risultata in ogni caso incomprensibile, alla luce della gravità dei fatti rappresentati, in quanto tali fenomeni inquinanti, compromettono direttamente la salubrità dell’ambiente in cui viviamo, i suoi usi ricreativi e la nostra salute. Gravità per la quale ci si augura che l’Ente di controllo per l’inquinamento ovvero ARPAE Ferrara, abbia trasmesso alla Procura della Repubblica, tutti gli atti che il M5S ha provveduto a fornire. E’ comunque con nostra grande soddisfazione, mia e dei miei compagni di battaglia Marco Falciano UPE e Luigi Gasparini ISDE, che rendiamo pubblica, grazie anche all’intervento del Prefetto che ha accolto la nostra ulteriore denuncia, l’emissione di ordinanza di ingiunzione di pagamento di sanzione amministrativa di importo pari a 9000 euro, regolarmente notificata al destinatario trasgressore, ovvero il Responsabile Impianti Fognari e Depurativi della Ditta HERA s.p.a di Bologna, in data 7 Novembre 2017, in quanto è stato accertato che il tratto fognario di Via Smeraldina che convoglia le acque meteoriche con recapito finale nel Canale di Burana e il sistema fognario acque miste di Via Smeraldina lato Via Modena, non erano indicati nella planimetria allegata all’atto autorizzativo rilasciato dalla Provincia di Ferrara che individua gli scarichi del bacino d’utenza dell’agglomerato di Ferrara, e che tali scarichi risultavano funzionanti durante il sopralluogo dei tecnici di ARPAE. Attualmente la planimetria è stata aggiornata e i due scarichi abusivi, più volte segnalati e persistenti nel tempo fin dal 2015, sono cessati completamente. Tale fatto è certificato dai Volontari e dai pescatori che frequentano assiduamente la zona e sorvegliano la qualità delle acque e a cui va il mio sentito ringraziamento.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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