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da: ufficio stampa Cna Ferrara

Le celebrazioni e iniziative promosse da CNA di Ferrara, per l’anniversario della sua fondazione nel 1946. Novemila gli imprenditori e imprenditrici associazioni, pari a 12 mila posti di lavoro.

Nel 2016 la Cna di Ferrara celebra il 70° anniversario della sua fondazione attraverso molteplici iniziative ed eventi, che coinvolgeranno centinaia di imprenditori e imprenditrici associati, delle più diverse generazioni e mestieri. “Un traguardo per il quale nutriamo grande soddisfazione – ha sottolineato il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli, presentando l’intenso calendario di attività collegate all’importante ricorrenza – perché testimonia lo sforzo continuo di cambiamento della nostra Associazione, che le ha permesso, nel corso degli anni, di interpretare e a rappresentare al meglio le esigenze delle imprese”.
Cinquemila imprese, pari a 9 mila imprenditori e imprenditrici, che a loro volta garantiscono lavoro a 12 mila persone, per un complesso di almeno 25 mila persone. Questo, il mondo rappresentato da Cna oggi: “un patrimonio capace di unire tradizione e innovazione – ha ricordato il direttore Diego Benatti – profondamente radicato nel territorio in cui opera, del quale costituisce una componente fondamentale e, insieme, un motore di crescita e sviluppo”. Il 70° costituirà, quindi, per l’Associazione anche un importante strumento per accrescere la consapevolezza dell’insieme della comunità locale e delle istituzioni sul contributo prezioso, offerto dall’artigianato e dalle piccole e medie imprese in generale, alla formazione e al consolidamento di un sistema di valori e di una cultura diffusa del lavoro.
“Valori e opportunità per la crescita delle imprese” è, infatti, il motto dell’intera campagna annuale Cna per il 70°, che culminerà in un grande evento pubblico, previsto per l’autunno 2016, inizieranno a marzo, con ben 10 iniziative, organizzate nelle diverse aree della provincia entro il mese di giugno, in occasione delle quali saranno consegnati riconoscimenti a oltre 700 imprenditori soci Cna per periodi compresi tra i 25 e i 45 anni e oltre. Queste le località dove si svolgeranno gli eventi dedicati al 70°: Ferrara, Poggio Renatico, Bondeno, Cento, Copparo, Argenta, Portomaggiore, Comacchio, Codigoro e Fiscaglia.
A settembre, è in programma una grande Festa provinciale dell’Artigianato, aperta a tutta la cittadinanza, con la quale si intende valorizzare il mondo delle piccole e medie imprese del nostro territorio, nella sua moderna complessità e ricchezza. In questo ambito si svolgerà, in forma rinnovata e pensata appositamente per l’anniversario del 70°, l’annuale manifestazione de “La Moda in Castello”. Particolari iniziative e momenti dedicati alla ricorrenza del 70° verranno inoltre sviluppati, nel corso dell’anno, in occasione dei più importanti eventi Cna (come ad esempio, le Giornate dell’Orientamento all’imprenditorialità, Imprese di valore, ecc.).
Infine, l’Associazione promuoverà la ristampa del libro “Cna persone e valori”, pubblicato nel 2007 ed esaurito da tempo, sulla storia associativa, a partire dagli albori, nell’immediato Dopoguerra, fino ad oggi, grazie all’inserimento di un nuovo capitolo dedicato ai più importanti avvenimenti degli ultimi dieci anni (in collaborazione con il Cds di Ferrara). La nuova edizione del testo sarà presentata all’evento provinciale che concluderà le celebrazioni del 70°. Il logo del 70° della Cna di Ferrara è stato realizzato da Artefatta, vincitrice di un concorso di idee, indetto dall’Associazione, tra le imprese di comunicazione e grafica proprie associate.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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