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da: ufficio stampa E.ON Italia S.p.A.

Presentati a Codigoro (FE) i nuovi “boschi E.ON”: l’azienda continua il progetto di forestazione in 5 diversi parchi naturali, rinnovando il proprio impegno verso la sostenibilità.
Il sindaco di Codigoro, Rita Cinti Luciani e il Direttore Generale di E.ON Energia, Luca Alippi, questa mattina hanno presentato il progetto “i boschi E.ON”, presso il Palazzo della Ragione, Abbazia di Pomposa a Codigoro, in provincia di Ferrara. Erano presenti il partner dell’iniziativa AzzeroCO2, l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità delta del Po e le istituzioni locali. Per celebrare l’evento, è stata effettuata una piantumazione simbolica da parte degli studenti di una scuola media locale del Comune di Codigoro.
Con questo progetto si consolida un’attività nata nel 2011 con “E.ON GasVerde”, la prima offerta per il mercato residenziale che associa la fornitura di gas naturale con la piantumazione di alberi. A seguito delle numerose sottoscrizioni del prodotto, l’azienda ha già piantumato nel 2011 più di 2.000 alberi, creando il primo bosco E.ON in un’area protetta, presso i comuni di Giussago e Lacchiarella, tra le province di Milano e di Pavia.
Grazie al successo del progetto, E.ON ha deciso di rilanciare e ampliare questa iniziativa, contribuendo alla creazione di 5 nuovi “boschi E.ON”, con la piantumazione di 10.000 alberi, su una superficie complessiva di oltre 16 ettari.
Nello specifico, le cinque nuove aree individuate per l’opera di rimboschimento si trovano: nella Provincia di Ferrara (Bosco Spada nel Comune di Codigoro e Loc. Mezzano Comune di Comacchio) nel Parco Delta del Po Veneto (Ariano Polesine, in provincia di Rovigo), nel Parco Fluviale del Po e dell’Orba (Riserva Ghiaia grande, Pontestura, provincia di Alessandria) e nel Parco Nazionale del Gargano (Località Coppe di Monte Castello, Apricena in provincia di Foggia). Nel Parco Delta del Po in Emilia Romagna è stata inoltre individuata una ulteriore area per il progetto di forestazione.
In merito a questo progetto, il Presidente e Amministratore Delegato di E.ON Italia, Miguel Antoñanzas, ha commentato: “Questa iniziativa nasce nell’ambito della strategia di sostenibilità ambientale promossa dal nostro Gruppo. La formula scelta, che prevede il coinvolgimento dei nostri clienti nell’impegno verso la salvaguardia ambientale, riflette integralmente la nostra mission: promuovere la sostenibilità attraverso iniziative concrete e soluzioni”.
Durante l’evento di presentazione, il Direttore Generale di E.ON Energia, Luca Alippi ha dichiarato: “I nostri clienti, siano famiglie o aziende richiedono soluzioni per un
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utilizzo consapevole e intelligente dell’energia. Il progetto ‘i boschi E.ON’ è un esempio di come E.ON promuove la sensibilità e la responsabilità ambientale, in cooperazione fattiva con i suoi clienti”.
I 10.000 nuovi alberi saranno in grado di compensare circa 7.000 tonnellate di CO2 in 100 anni. La compensazione ambientale è certificata da un ente terzo indipendente. Le tipologie di alberi (specie autoctone) piantati sono, tra le altre: la quercia, il pioppo, il frassino, il sanguinello, l’acero campestre. Il progetto “i boschi E.ON” osserva i criteri del Codice Etico del Comitato Parchi per Kyoto.
I clienti di E.ON possono contribuire alla piantumazione di un nuovo albero anche utilizzando i punti accumulati nell’ambito del programma di loyalty “E.ON EnergiaPremiata”.
Per sottolineare la longevità dell’iniziativa ambientale e l’attenzione rivolta alle generazioni future, l’azienda piantumerà un albero per ogni nascita di un bambino dei propri clienti iscritti al programma fedeltà.
E.ON, tra i principali operatori al mondo nel settore energetico, da tempo pone l’attenzione alla salvaguardia ambientale tra le priorità della propria attività. In linea con il proprio indirizzo strategico, denominato Cleaner & Better Energy, il Gruppo è impegnato a promuovere una produzione e un utilizzo dell’energia elettrica più sostenibile. Questo impegno si traduce da un lato nella ricerca di nuove soluzioni in grado di rendere più efficiente la generazione, il trasporto e il consumo di energia elettrica e gas; dall’altro, in un’azione sistematica volta a ridurre l’impatto sull’ambiente della propria attività, in particolare dei propri impianti produttivi.
E.ON è tra i più grandi gruppi energetici al mondo a capitale interamente privato, con più di 62mila di- pendenti che operano in Europa, Russia e Nord America. Nato nel 2000 dalla fusione di Veba e Viag, E.ON può contare su un fatturato di oltre 122 miliardi di Euro nel 2013. In Italia, E.ON si posiziona tra gli operatori leader nel mercato dell’energia e del gas.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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