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da: Comune di Comacchio

Un altro grande successo di pubblico ha caratterizzato il quinto appuntamento con Comacchio a Teatro Estate, la rassegna estiva itinerante nei lidi e particolarmente dedicata al pubblico di ragazzi e famiglie. A Lido di Pomposa una Piazza Ballardini gremita di pubblico ha assistito partecipe ed emozionata allo spettacolo di Patrizio Dall’Argine e Veronica Ambrosini, animatori del Teatro Medico Ipnotico di Parma. Il programma prosegue ora con un altro appuntamento, sempre all’insegna dei burattini: mercoledì 03 agosto la rassegna fa tappa a Lido di Volano, in piazzale Daini, dove a partire dalle ore 21:15 Massimiliano Venturi presenterà BURATTINI IN FIABA. Le maschere e personaggi della tradizione reinterpreteranno, a modo loro e con un originale allestimento, vicende ed intrecci presi a prestito dalla narrativa popolare. Fagiolino, Sganapino e soci accompagneranno lo spettatore attraverso un caleidoscopio di scene e personaggi e in un gioco meta-teatrale dinamico e avvincente, dove a farla da padrone sarà il ritmo serrato e incalzante, tipico del teatro dei burattini. Intrecciando il linguaggio del teatrino tradizionale e della Commedia dell’Arte con il repertorio fiabesco popolarmente noto, Massimiliano Venturi porterà in scena, dunque, uno spettacolo recitato all’improvviso, divertente ed imprevedibile, adatto a coinvolgere e stupire gli spettatori di tutte le età.
L’appuntamento successivo, ultimo della rassegna, si terrà mercoledì 10 agosto a Lido degli Scacchi; in scena la Compagnia Orsolini e Palmieri, da Montegranaro (FM), con lo spettacolo “Mengone contro tutti!” La programmazione, realizzata in collaborazione con Bialystok Produzioni e con la direzione artistica di Massimiliano Venturi, è gemellata con la rassegna ravennate “Burattini alla Riscossa!”, che festeggia quest’anno la decima edizione. Le due rassegne sono parte integrante di un cartellone che attraversa per tutta l’estate le due provincie, realizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Centro Unima Italia.
L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Il programma completo è in distribuzione negli uffici informazioni turistiche dei Sette Lidi e negli esercizi commerciali, ed è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it. In caso di pioggia gli spettacoli saranno rinviati a data da destinarsi. Info: 349 0807587 – email a info@comacchioateatro.it; www.comacchioateatro.it e www.burattini.info.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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