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Da: Responsabile Comunicazione Conservatorio Frescobaldi di Ferrara

Un pomeriggio interamente dedicato alla famiglia Bach, e che ruota attorno ad alcuni significativi esempi di un genere che all’epoca haI goduto di grande fortuna: la Triosonata. È quello proposto venerdì 22 marzo alle 18 per Concerti a Palazzo Bonacossi. Organizzata dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara in collaborazione con i Musei civici di arte antica al museo di via Cisterna del Follo 5 a Ferrara, la data della rassegna è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. In programma musiche di J. S. Bach e C. Ph. E. Bach, eseguite da Maria Cristina Tarozzi e Morena Mestieri ai flauti, Luca Bellentani al violoncello e Vincenzo Ninci al clavicembalo.

“L’ensemble costituito da due strumenti solisti (come due flauti, flauto e violino, oboe e flauto…) e dal basso continuo (violoncello, o viola da gamba, e cembalo) – spiegano gli strumentisti ospiti del decimo appuntamento de I concerti di Palazzo Bonacossi – permetteva di creare intrecci contrappuntistici molto elaborati, e per questo era molto amato, a tal punto che erano molto frequenti le trascrizioni e gli adattamenti di tali composizioni, per vari organici”. Il programma inizia con uno dei Sei Duetti per due flauti di Wilhelm Friedemann Bach, esecutore e compositore dal genio universalmente riconosciuto, il primo dei figli musicisti di Johann Sebastian. “Questi Duetti costituiscono una delle vette più alte nella produzione cameristica di Wilhelm Friedemann – continuano gli esecutori – pur dedicati a un organico ridotto a due soli strumenti, appartenente a una dimensione quasi ‘domestica’”. Sicuramente però essi superano in difficoltà, intensità espressiva e bellezza molte delle analoghe composizioni coeve.

La Sonata in sol maggiore BWV 1027 per violoncello (originalmente per viola da gamba) e cembalo concertante, la prima delle tre Sonate scritte da Johann Sebastian per questo organico, è conosciuta in tre versioni, rielaborazioni successive della Triosonata BWV 1039, per due flauti traversi e basso continuo. Oltre a queste due versioni, se ne conosce una per organo solo (probabilmente un adattamento successivo ad opera di un allievo di Bach padre), priva del terzo movimento, catalogata come BWV 1027a. L’articolazione in quattro movimenti rispecchia ancora la struttura della Sonata da chiesa italiana, nella sua alternanza di tempi lenti e veloci e che si conclude con un fugato. A questo proposito, è molto interessante notare come fra le due versioni (quella in trio per due flauti, e quella per viola da gamba e cembalo obbligato) alcune indicazioni di tempo si modifichino abbastanza considerevolmente, proprio per la differenza intrinseca di emissione sonora e di articolazione fra i diversi organici.

IL PROGRAMMA COMPLETO

Venerdì 15 Febbraio
M. GIULIANI, R. KREUTZER, A. DIABELLI
Laura Pontecorvo flauto – Giuliana La Rosa viola – Stefano Cardi chitarra

Mercoledì 20 Febbraio
J. VAN EYCK, L. COUPERIN, J.B. DE BOISMORTIER,
A. VIVALDI, F. MOLINO, J.L. TOLOU, F. KUHLAU
Giovanni Lazzari – Beatrice Neri – Mariangela Patrono flauti

Mercoledì 27 Febbraio
G. FAURÉ, C. DEBUSSY, M. RAVEL
Marcello Defant violino – Giacomo Bettarino pianoforte

Venerdì 1 Marzo
LE MILLE VOCI DEL JAZZ. DA DUKE ELLINGTON A BJÖRK
Sara Tinti, Yindi O’Connell, Valeria Burzi, Giorgia Faraone voci soliste
Ensemble vocale e strumentale jazz del Conservatorio Frescobaldi – Roberto Manuzzi, direttore

Mercoledì 6 Marzo
JOHANN SEBASTIAN BACH, DIEGO CONTI
Sonate e Partite per violino solo (I)
Alessandro Perpich violino

Venerdì 8 Marzo
JOHANN SEBASTIAN BACH, DIEGO CONTI
Sonate e Partite per violino solo (II)
Alessandro Perpich violino

Mercoledì 13 Marzo
T.A. VITALI, M. MELLITS, A. PIAZZOLLA, P. GEISS
Marco Gerboni sassofono – Studenti della classe di sassofono- Ensemble di Archi del Conservatorio Frescobaldi

Venerdì 15 Marzo
M. CASTELNUOVO-TEDESCO, A. HONNEGER, A. BENJAMIN, S. BROTONS
Claudio Conti clarinetto – Annamaria Maggese pianoforte

Mercoledì 20 Marzo
W.A. MOZART, C. SAINT-SAËNS
Archi del Conservatorio Boito di Parma – Claudio Brizzi harmonium – Giulio Giuriato pianoforte

Venerdì 22 Marzo
J.S. BACH, C.PH.E. BACH
Maria Cristina Tarozzi flauto -Vanja Gentile oboe – Luca Bellentani violoncello – Vincenzo Ninci clavicembalo

Mercoledì 27 Marzo
L. van BEETHOVEN, J.N. HUMMEL
Alessandro Perpich violino – Jacopo Ferri viola – Luca Bellentani violoncello – Alfredo Trebbi contrabbasso
Francesca Giovannelli pianoforte

Venerdì 29 Marzo
K. WEIL dall’OPERA DA TRE SOLDI
Martina Dainelli – Luca Brunelli – Lorenzo Rizzuta – Ciro Grieco trombe
Massimo Mondaini – Francesco Rizzuta – Maria Benedetta Piermattei corni
Giacomo Scanavini trombone – Paolo Lenzi tuba – Yindi O’Connell soprano
Enrico Dolcetto arrangiamento e direzione

Martedì 2 Aprile
ALLA RICERCA DELLA MUSICA PERDUTA.
LA MESSA IN RE MAGGIORE DI NICCOLÒ PICCINNI
Conferenza-concerto a cura di Adriano Cirillo e Paolo Bucchi
Studenti delle classi di Canto del Conservatorio Frescobaldi- Stefano Bocci pianoforte

Venerdì 5 Aprile
G.B. BUONAMONTE, L. COLISTA, J. VAN EYCK, J.C. NAUDOT,
J.K.F. FISCHER, G.F. HAENDEL, G. SAMMARTINI
Luigi Lupo, Laura Pontecorvo flauti – Marina Scaioli clavicembalo

Venerdì 12 Aprile
A.BERG, M. GATTO, G. MAHLER, F.P. TOSTI, A. PIAZZOLLA, C. GUASTAVINO, H. ARLEN/K. JARRETT, A. GINASTERA
Alessandro Maffucci tenore – Roberto Russo pianoforte

Martedì 7 Maggio
E. PARISH ALVARS, G. FAURÉ
Antonella Ciccozzi arpa

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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