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a campagna di iscrizioni al nuovo anno accademico di Unife è in pieno svolgimento e il Dipartimento di Giurisprudenza fa le cose in grande, aprendo ogni mercoledì del mese, per tutto settembre, i propri cancelli di Corso Ercole d’Este, 37 con l’iniziativa “Hai pensato a Giurisprudenza?”, destinata alle future iscritte e futuri iscritti e a chi sta valutando di compiere questo importante passo.
Una scelta decisiva per il proprio futuro, che a Giurisprudenza trova una risposta sicura dal punto di vista della formazione e delle opportunità di lavoro, ma anche molte novità, frutto di nuovi riconoscimenti per il Dipartimento e le sue studentesse e i suoi studenti. Quest’anno, infatti, il Dipartimento di Giurisprudenza di Unife è stato riconosciuto il migliore in Italia per la qualità della ricerca e ha ottenuto dal Ministero l’ambito riconoscimento di Dipartimento di Eccellenza, che nei prossimi mesi porterà al finanziamento di borse di studio a sostegno del percorso di laurea e per l’inserimento nelle attività professionali dopo la laurea. Nuove opportunità si aprono, inoltre, con gli insegnamenti dedicati ai diritti umani, al fenomeno dell’immigrazione, agli strumenti di contrasto della criminalità e corsi che preparano a competere davanti alle Corti europee e internazionali. La visione internazionale è uno dei principali punti di forza del Dipartimento, che è ai vertici in Italia per lo studio del diritto europeo e internazionale, offre numerosi insegnamenti in lingua inglese con lauree a doppio titolo (valide sia in Italia che in Francia e Spagna), con percorsi di studio a Strasburgo e Granada). Una visione coronata dall’imminente nascita del Centro studi giuridici europei sulla grande criminalità – MacroCrimes.
Ma il vero segreto del Dipartimento, a detta di chi ci studia, sono le sue dimensioni su misura, che consentono un autentico rapporto personale tra docenti, studentesse studenti e una preparazione agli esami con tutto il supporto necessario. E proprio studentesse e studenti saranno i protagonisti degli incontri, fornendo consigli e raccontando la propria esperienza di studio. Di seguito il calendario (scrivendo al manager didattico luca.antonucci@unife.it è possibile organizzare incontri individuali):

Il mercoledì a Ferrara
Corso Ercole I D’Este, 37
5 Settembre – ore 11: Incontro con Giovanni De Cristofaro (Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza)
12 Settembre – ore 16: Incontro con Alessandra Annoni (Responsabile per l’orientamento del Dipartimento)
19 Settembre – ore 11: Incontro con Marco Magri (Coordinatore del Corso Magistrale in Giurisprudenza)
26 Settembre – ore 16 Incontro con Costanza Bernasconi (Coordinatrice del Corso di Operatore dei servizi giuridici)

Il martedì a Rovigo
Viale Marconi, 2
4 Settembre – ore 11: Incontro con Paolo Veronesi (Coordinatore del Corso Magistrale in Giurisprudenza)
18 settembre – ore 16: Incontro con Paolo Veronesi (Coordinatore del Corso Magistrale in Giurisprudenza)

Per informazioni:
Sede di Ferrara: luca.antonucci@unife.it
Sede di Rovigo: rossella.maranini@unife.it

Da: Università degli Studi di Ferrara
Ripartizione Marketing e Comunicazione
Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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