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Da: Eventi Made Eventi

Di solito “dare i numeri” si dice quando si perde il controllo, in questo caso invece è proprio per avere tutti sotto controllo che il Capodanno dà i numeri. E sono numeri davvero eccezionali. Cominciamo dal personale impegnato.

Per la sicurezza e quindi il presidio ed il controllo dei varchi sono impegnati circa 100 uomini della varie forze di polizia, a questi si aggiungono altri 100 uomini tra personale di polizia privata (Top Secret), Protezione Civile, volontari. Dunque 200 persone addette alla nostra sicurezza e al controllo.

Ci sono poi 30 addetti al pronto soccorso tra quelli impegnati nelle ambulanza (che sono 5) e il cosiddetto personale appiedato e cioè dei soccorritori pronti ad intervenire nel più breve tempo possibile, essendo in mezzo alla gente, sulle piazze. Il presidio sanitario sarà composto anche da un Centro Radio e da un Centro medico avanzato con 4 equipaggi appiedati.
Ci sono poi i vigili del fuoco, 16 uomini che presidiano tutte le location dove staziona il pubblico (anche negli Imbarcaderi, al Teatro Nuovo). I vigili del fuoco saranno dotati anche di un’autobotte.
Gli artisti impegnati negli spettacoli tra Piazza Castello, il Teatro Nuovo, il Ridotto del Comunale e i palazzi delle cene sono 30. Negli Imbarcaderi, tra la Corte Estense, gli armigeri e le danzatrici ci sono altre 15 persone, tutti in costume rigorosamente rinascimentale. Sempre a presidio delle varie location ci sono 20 addetti all’accoglienza e al guardaroba.

Il personale organizzativo, formato dagli staff di Delphi International e Made Eventi, e che ha coordinato tutti gli eventi del Natale e Capodanno a Ferrara è composto di altre 21 persone, tra i quali il direttore artistico Alessandro Pasetti, il direttore generale Riccardo Cavicchi e il direttore di palco Rossano Scanavini ai quali vanno aggiunti i collaboratori della Studio Sigfrida coordinati dal direttore di produzione Paolo Vettorello e i dipendenti del Comune di Ferrara in servizio tutta la notte. Ci sono poi da aggiungere 40 persone fra personale tecnico audio-luci e il personale addetto alla diretta televisiva (Telestense).
Cinque persone si occuperanno dell’Incendio del Castello fra i quali il direttore artistico di Parente Fireworks, Giuliano Sardella.

E veniamo alle cene. Cinque le location che vedranno i turisti festeggiare Capodanno a tavola. Gli Imbarcaderi del Castello Estense, la Caffetteria del Castello, Palazzo Crema, Palazzo della Racchetta e il Ridotto del Teatro Comunale. Fra cuochi, camerieri e personale di sala e bar ci sono 60 persone, dirette dallo chef Mauro Spadoni di Sapori d’Amare. In queste location verranno “messe a tavola” 1219 persone, provenienti per il 95% da fuori Ferrara, un gruppo anche dalla Germania. Dunque ricapitolando per la notte di Capodanno, per far divertire la città e i turisti saranno al lavoro 437 persone alle quali si aggiungono le 1219 che si siederanno a tavola. Quasi duemila persone per uno spettacolo che già si preannuncia da tutto esaurito.

Gli spettacoli di Capodanno
Spettacoli e animazione sono previsti in tutte le location dove si tengono le cene, oltre agli spettacoli pubblici. Riassumiamo i principali.

Alle ore 21 comincia lo show in piazza Castello, tutto rigorosamente dal vivo. Dalle ore 22 lo show diventa anche lo spettacolo televisivo trasmesso in diretta da Telestente e che sarà visibile in tutta la regione e nel Veneto, oltre che in diretta streaming. Sul palco di piazza Castello saliranno: Le Voci sole, cinque voci femminili che sono le protagoniste di alcuni dei musical italiani più importanti che stanno girando i teatri italiani in questo stagione. Ci sarà poi il gruppo formato da Leonardo Veronesi and friends, con la voce di

Oscar Nini e la chitarra di Silvia Zaniboni, bravissima performer della band di Bobby Solo.
Ci saranno poi tre giovanissimi talenti della musica leggera italiana come Katrin Roselli, Chiara Sandrini e Rossella Longo. Verso la mezzanotte si aggiungerà poi il cast di Makkeroni capitanato da Roberto Ferrari, con il cabarettista di Colorado, Andrea Fratellini, e i fantastisti Domenico Lannutti e Gaby Corbo. La serata sarà presentata da Laura Sottili e Nicola Franceschini.

Alle 20.30 prenderà il via lo spettacolo del Teatro Nuovo “Makkeroni a Capodanno, makkeroni tutto l’anno”. Anche in questo caso o spettacolo sarà aperto dalle Voci Sole e poi il cast di Makkeroni con Roberto Ferrari e Corrado Boldi, con il cabarettista di Colorado, Andrea Fratellini, e i fantastisti Domenico Lannutti e Gaby Corbo. Un momento musicale sarà affidato alla voce di Rossella Longo.

Dalle ore 20.00 tutti coloro che parteciperanno al Gran Gala della Belle Epoque, al Ridotto del Teatro Comunale, saranno accolti e intrattenuti durante la serata da un duo di eccezione formato dal pianista Ricky Scandiani e da Ambra Bianchi, che alternerà voce, flauto e arpa. Ricky Scandiani e Ambra Bianchi sono docenti presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara. Ambra Bianchi flautista e vocalist, poliedrica interprete dalla classica al progressive, dal pop al jazz, incontra l’eccentrico pianismo di Ricky Doc Scandiani, dando vita ad un duo che propone un repertorio di grandi classici della musica leggera italiana ed internazionale.
Ecco allora che i generi e gli stili si mescolano,della buona musica d’ascolto.

E all’Ice Park cioccolata gratis per tutti
Continuano le iniziative al Decathlon Ice Park in Piazza XXIV maggio. Il 30 dicembre e il 5 gennaio, dalle 15 alle 19, per la gioia dei golosi, cioccolata calda gratis per tutti i bambini fino a 14 anni presso il Punto Ristoro “Nonno Umberto” di fianco alla pista da sci. L’8 gennaio dalle 15.30 invece tanta musica e divertimento con le Dogato Sisters and friends, un gruppo musicale composto da nove voci femminili, diretto da Rossano Scanavini, che propone rivisitazioni di alcuni dei più bei brani della musica italiana, dagli anni’60 ad oggi.

Nato nel 2014, il gruppo ha una formazione fissa tutta al femminile con due voci maschili Roberto Rimondi e Andrea Molinari “Moli” oltre alle special guest Chiara Sandrini e Francesca Checchi e devolve i suoi incassi in beneficienza.
Il Decathlon Ice Park, che rimarrà aperto fino al 15 gennaio, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 fino all’8 gennaio, mentre fino al 15 gennaio seguirà i seguenti orari: il 13 gennaio dalle 14.00 alle 20.00, il 14 gennaio dalle 10.00 alle 20.00 e il 15 gennaio dalle 9.00 alle 17.00.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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