Skip to main content

11 giorni, più di 1000 artisti, 2000 ore di spettacoli, 56 nazionalità rappresentate e oltre 108mila like sul Facebook. La 31° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada conquista conta sempre più.

È stata un’edizione ricca di sorprese e di novità, ma anche dai grandi numeri la 31° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, il Ferrara Buskers Festival® 2018, che ha colorato con le variopinte sfumature dei suoni del mondo il centro storico estense fino al 26 agosto. Un festival durato 11 giorni, a partire dalla tappa inaugurale a Mantova il 16 agosto, l’anteprima di Comacchio il 17 agosto, il primo weekend ferrarese il 18 e il 19, la tappa intermedia il 20 a Lugo e poi dal 21 fino a domenica sul palcoscenico open air di Ferrara. Le migliaia di persone del pubblico, provenienti da tante località italiane e dall’estero, hanno potuto apprezzare idealmente più di 2mila ore di spettacoli, portati in scena da 20 gruppi di Musicisti Invitati – che si sono esibiti per tutta la manifestazione – e da oltre 300 formazioni di Artisti Accreditati, che si sono alternati durante le giornate del festival, per un totale di più di 1000 musicisti ed artisti di 56 nazionalità diverse, che hanno disegnato le vie e le piazze ferraresi con oltre 100 spettacoli al giorno. Tra gli spettatori anche personaggi d’eccezione, come l’acclamato pianista Ezio Bosso, fotografato con l’hang player Paolo Borghi, il cantautore Vasco Brondi e Maurizio Di Maggio, celebre conduttore radiofonico di Radio Monte Carlo. Una straordinaria festa della musica che piace a tutti. Lo dimostrano anche gli oltre 108mila like delle persone che seguono la pagina Facebook ufficiale del Ferrara Buskers Festival® e i risultati della ricerca “Sponsor Value®- Cultura e Spettacolo” realizzata da StageUp ed Ipsos: più di 20,7 milioni di persone conoscono la manifestazione. Un evento organizzato dai 5 esponenti dell’Associazione Ferrara Buskers Festival®, l’Ideatore e Direttore Artistico Stefano Bottoni, il Direttore Organizzativo Luigi Russo, la Responsabile Musicisti Invitati Roberta Galeotti, la Responsabile Artisti Accreditati Rebecca Bottoni e la Responsabile Segreteria Enrichetta Ticchiati, coadiuvati da uno staff di 40 persone. Importante anche la collaborazione dei circa 50 volontari di IBO Italia che hanno presidiato i punti di accesso della città, per l’iniziativa di solidarietà il Grande Cappello: 12 sono arrivati dall’estero – Turchia, Spagna, Francia, Madagascar, Perù e Belgio – 28 ferraresi e 6 volontari del servizio civile. Il Ferrara Buskers Festival® ha visto la presenza di 10 punti di ristorazione straordinari e di tante iniziative, come i BuskersLAB, le esibizioni degli artisti sordi del BuskersDeaf, i concerti delle Notti Buskers nel cortile del Castello Estense. Per il Progetto EcoFestival, 16 eco-assistants dell’Associazione Viale K hanno aiutato gli spettatori a separare i rifiuti e a vivere la manifestazione in modo più ecologico. I contenitori forniti quest’anno dal Gruppo Hera, main sponsor della manifestazione, sono stati 204. Grazie al Progetto EcoFestival e all’impulso dato alla raccolta differenziata in 6 anni sono stati risparmiati 1.190 quintali di rifiuti e c’è stata una riduzione del 36,6% dei rifiuti indifferenziati rispetto al 2010 (dati 2017). Arrivederci al 2019 con la 32° edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada.

Da: Ella Ufficio Stampa e Digital PR

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it