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Da Segretario Generale Fondazione Carife

Mentre continua la collaborazione con il Consorzio di Bonifica “Pianura di Ferrara”, di cui l’ultimo dei quattro “Aperitivi con la Bonifica” è in programma il 15 marzo, Spazio Crema presenta il calendario dei prossimi appuntamenti culturali nella prestigiosa sede di via Cairoli 13, proponendo una serie di incontri fino alla fine di maggio 2017.
Accanto alla rassegna “Dire, fare … mangiare”, con interessanti conferenze di stampo scientifico-divulgativo per la diffusione di uno stile alimentare e di vita sano (1 e 29 marzo) verrà allestita a palazzo una mostra “Lo storione del Po e il caviale ferrarese. Storia e storie dall’età del bronzo alla contemporaneità”, grazie alla collaborazione dell’Associazione Bondeno Cultura, del Centro Etnografico del Comune di Ferrara, del Gruppo Archeologico di Bondeno, del Comune di Bondeno e del M.A.F. (museo Mondo Agricolo Ferrarese) di San Bartolomeo in Bosco. Sia il momento dell’inaugurazione il 17 marzo, che quello di chiusura il 2 aprile, verranno corredati da conversazioni e degustazioni sul tema, con la collaborazione di AIS (associazione italiana sommelier) provinciale di Ferrara e l’Agriturismo “Le Occare” di Runco.
Anche per i prossimi mesi quindi la Fondazione Carife ha inteso farsi promotrice di una serie di eventi in collaborazione con partner istituzionali di spessore, con cui negli anni sono stati sviluppati diversi progetti culturali e formativi. Oltre alla rassegna enogastronomica sono infatti in calendario a Spazio Crema, per la prima volta, anche alcuni concerti da camera inseriti nel programma “Conservatorio a palazzo” in collaborazione con il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara (5, 10, 12, 19 e 26 aprile) per incentivare le esibizioni degli allievi, ancora in corso o appena diplomati, attraverso composizioni che hanno segnato la storia della musica.
In occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, il 7 aprile si terrà un incontro con illustri ospiti da Bruxelles invitati per un confronto realista sui successi, gli errori e le carenze della politica comunitaria in riferimento al processo d’integrazione europea, alla gestione della crisi economica e finanziaria e ai flussi dei migranti. L’incontro si ripropone di identificare un percorso per il rilancio di una vera Europa politica, a partire dalle direttive comunitarie che hanno portato risultati tangibili per i cittadini.
Dal 5 al 7 maggio Spazio Crema ospiterà inoltre diversi eventi legati al Festival “Diari di Viaggio 2017”, di cui è partner di progetto con l’Associazione “Autori Diari di Viaggio” e a cui hanno aderito diverse scuole, la Fondazione Bassani e l’Associazione Archè. Migliaia di disegnatori – c.d. carnettisti – di tutta Europa gremiranno il centro storico di Ferrara come in un grande atelier all’aperto e per l’occasione sono in programma laboratori per bambini, workshop e diverse manifestazioni espositive.
Viene poi confermata una particolare attenzione al sociale, essendo un settore che necessita di eventi di promozione e sensibilizzazione per avvicinare un pubblico sempre più ampio. In collaborazione con le delegazioni AIS Emilia e AIS provinciale di Ferrara, Spazio Crema il 20 maggio ospiterà una ventina di cantine regionali che offriranno degustazioni e approfondimenti enologici per un evento benefico a sostegno di due importanti associazioni di volontariato cittadine, Fondazione Ado e Associazione Giulia.
Sempre il 20 maggio il Conservatorio cittadino “porterà” a Spazio Crema nel pomeriggio un concerto inserito nella rassegna MiXXer, tre giornate dedicate alla musica contemporanea, in vari luoghi di Ferrara tra i quali la Palazzina Marfisa e il Castello Estense.
Il 27 maggio festeggeremo infine il ventennale dell’Associazione Giulia, ospitando nel cortile del palazzo un concerto dell’Orchestra a plettro “Gino Neri”.

Il programma dettagliato è consultabile da lunedì 27/02 sul sito www.spaziocrema.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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