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8 Aprile 2016

I quattro palii di Ferrara

Tempo di lettura: 2 minuti


​da: ufficio stampa Ente Palio di Ferrara

È ormai tempo di Palio a Ferrara e da marzo a maggio nella città estense si svolgono i molti eventi legati a questa edizione del 2016 che cade nel cinquecentesimo anno dalla prima pubblicazione de “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto. Cresce quindi l’attesa per domenica 29 maggio quando avranno luogo le corse del Palio di Ferrara, il più antico del mondo risalente al 1259. E, come ogni anno, cresce anche l’attesa per vedere i quattro drappi dei palii, vere e proprie opere d’arte, dipinti appositamente per le 4 corse. Per questa edizione coloro che hanno realizzato i palii contesi dalle 8 Contrade ferraresi sono studentesse del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara (per il palio di San Paolo, Laura Fioresi, con l’aiuto di Tuffanelli Andrea, per quello di San Maurelio Irene Fraternali, con l’aiuto di Silvia Sottile e Deanna Volpi e per quello di San Romano, Martina Levrini) e Paolo Cutrano, artista e pittore cagliaritano che vanta un curriculum artistico di grande rilievo, dalla cui mano nasce il drappo di San Giorgio, il Palio della corsa più importante, quella dei cavalli. L’artista, solamente negli ultimi anni, ha partecipato a molte collettive di rilevante importanza esponendo anche al Quirinale a Roma. Ha esposto a Ferrara, presso Palazzo Scroffa , nel 2015 per la Triennale di Arti Visive di Ferrara. Cutrano, inoltre, ha ottenuto, per le sue opere, numerosi importanti riconoscimenti. I 4 palii verranno presentati ufficialmente alla conferenza stampa in programma per il prossimo 30 aprile che si terrà nella Sala dei Comuni del Castello Estense di Ferrara.
Inoltre, sarà il Salone d’onore della residenza municipale del comune di Ferrara ad ospitare la mostra personale dell’autore cagliaritano dal 16 al 26 maggio 2016.
Resta quindi l’attesa per questi 4 palii creati dalla mano di giovani talentuose ferraresi e da un importante artista di caratura nazionale.

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ENTE PALIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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