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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Sino al 24 agosto prossimo sarà in funzione anche quest’anno un importante servizio sul litorale comacchiese, frutto di una convenzione tra la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco e l’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Stiamo parlando del soccorso acquatico in mare, che i Vigili del Fuoco assicureranno in stretta collaborazione con la Guardia Costiera. Infatti l’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi metterà a disposizione dei pompieri una base logistica per le tre unità operative, che con un gommone da 160 cavalli e una moto d’acqua con barella, assicureranno il suddetto servizio. I Vigili del Fuoco coinvolti si sono sottoposti ad un percorso formativo molto rigido e selettivo, sino ad ottenere le qualifiche necessarie. Gli operatori che si alterneranno nel presidio non provengono infatti solo dal Comando Provinciale di Ferrara, ma anche da altri comandi dell’Emilia Romagna. Non dimentichiamo il numero 1530 GRATUITO, OPERATIVO 24 ORE SU 24 da comporre in caso di emergenza in mare. Per tornare all’addestramento dei nostri angeli custodi, i Vigili del Fuoco che effettueranno il servizio coordinati dalla Guardia Costiera di Porto Garibaldi, occorre ricordare che il corso di formazione parte con una settimana di cosiddetta auto-protezione in ambiente acquatico, seguita da un corso base di abilitazione al BLSD, di primo soccorso. Sono previsti poi altri corsi particolarmente selettivi, il primo in ambiente fluviale (SAF fluviale, in uno dei centri attrezzati, dei quali dispone il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Varallo Sesia, oppure Terni) il secondo di salvamento a nuoto con selezione di accesso. Quest’ultimo è un traguardo assai rigido da raggiungere, perché prevede una preparazione natatoria notevole in ingresso, con corso di lezioni in acqua dalle ore 9 alle ore 13 (tutti i giorni) ed è riconosciuto dalla Federazione italiana di nuoto. Oltre alla formazione pratica sul campo, di pomeriggio i candidati frequentano lezioni teoriche, tenute da soccorritori acquatici e maestri di salvamento. Vi è poi un’altra settimana di autentico “full immersion” da effettuare in mare (presso il Comando di Rimini) L’addestramento culmina con i corsi per la conduzione di battelli nautici e moto d’acqua. Il personale acquisisce così un’elevata professionalità specialistica per il soccorso fluviale e alluvionale, adatta anche alle operazioni di soccorso in mare. I nostri Vigili del Fuoco per mantenere l’abilitazione delle qualifiche acquisite si sottopongono ad addestramenti periodici e a visite biennali di idoneità al servizio. Tante sono le competenze specifiche per gli uomini del 115, frutto di un impegno costante, ma anche di dedizione, spirito di abnegazione e di una spiccata predisposizione a mettersi al servizio del prossimo, proprio per intervenire in situazioni di emergenza, con il preciso scopo di salvare vite umane. Oltre alle competenze dell’acquatica, spicca il soccorso speleo-alpino fluviale (SAF applicato a scenari urbani e industriali oltreché all’ambiente impervio) , sino a quello nucleare biologico e quello della topografia applicata al soccorso per la ricerca di persone. Ai Vigili del Fuoco impegnati nell’importante servizio di soccorso acquatico e a tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine, di ruolo, gli aggregati estivi, ivi compresi gli stagionali, il Sindaco Marco Fabbri esprime sentiti ringraziamenti per l’opera che stanno svolgendo, a tutela della sicurezza dei turisti, degli abitanti e di tutto il territorio.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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