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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Non abbiamo nulla da invidiare agli altri”.

C’è molta attesa per la partecipazione della delegazione ferrarese alla cinquantesima edizione del Vinitaly di Verona, il salone internazionale dei vini e dei distillati. Con il contributo ed il supporto della Camera di commercio, infatti, il Consorzio vini doc del Bosco Eliceo sarà presente, dal 10 al 13 aprile, in collaborazione con La Strada Dei Vini e Dei Sapori della provincia di Ferrara, con un proprio stand nel Padiglione1 dedicato alla produzione vitivinicola emiliano-romagnola, in uno spazio espositivo che supererà i tremila metri quadrati. Un percorso appetitoso, che si snoderà tra imprese e consorzi di eccellenza, ristoranti esclusivi e banchi assaggi con oltre 4000 etichette.
Costituito nel 1991, il Consorzio Tutela Vini DOC Bosco Eliceo ha la propria sede amministrativa a Voghiera, in quanto la tradizione vuole anche che le prime Barbatelle di Uva d’oro (l’attuale Fortana) siano state trapiantate nella Reggia di Belriguardo. Grazie agli importanti investimenti effettuati ed all’impegno degli operatori ferraresi, le 50 imprese del Consorzio ( 12 soci di primo livello e 38 soci di secondo livello) avranno modo di confrontarsi senza alcun timore con la migliore produzione internazionale di vini e liquori e di far conoscere (ed assaporare) ai clienti di tutta Italia ed a quelli provenienti da tutto il mondo i loro prodotti, la cui qualità viene considerata di anno in anno sempre più elevata.
“Quella del vino e del bere di qualità – ha dichiarato Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara – più che una moda è diventato un fattore culturale che ha grande presa sul pubblico e che si accompagna all’attenzione crescente per la valorizzazione dei sapori e delle produzioni tipiche. La produzione vitivinicola del territorio ferrarese si inserisce, quindi, a buon titolo nel quadro della valorizzazione dei sapori caratteristici del territorio. Anche per questo la coltivazione di uva da vino, lo dimostrano i dati del nostro Osservatorio dell’economia, si sta ricavando uno spazio sempre maggiore”. “Mi piace sottolineare – ha rimarcato Sante Baldini, presidente Consorzio vini doc del Bosco Eliceo – come anche questa volta l’approccio operativo del Consorzio sia stato improntato ad uno stile pragmatico e finalizzato a sostenere non solo dal punto di vista organizzativo la partecipazione delle nostre imprese ad una Fiera così importante come il Vinitaly, ma anche a creare una rete di relazioni tra gli operatori e con le istituzioni che ha permesso ad una realtà importante del nostro territorio di partecipare ad un evento di caratura mondiale”.
E visto il successo riportato nelle ultime edizioni (2014 e 2015), il Consorzio proporrà un evento ad hoc per la valorizzazione dei prodotti tipici ferraresi che si terrà all’interno della sala eventi del Padiglione Emilia Romagna in cui cuochi della provincia di Ferrara serviranno piatti della tradizione, loro rielaborazioni e “novità” a base di prodotti tipici locali abbinati proprio ai DOC e IGT del territorio.

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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