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da: Consorzio di Tutela dei Vini Doc del Bosco Eliceo

I Vini Doc del Bosco Eliceo da domenica 6 a mercoledì 9 aprile al Vinitaly 2014

Nuove etichette tra i soci del Consorzio di Tutela dei Vini Doc del Bosco Eliceo, ma anche un “matrimonio” fra due delle più tipiche specialità della nostra enogastronomia. Quest’anno a Vinitaly – la cui quarantottesima edizione è in programma a Veronafiere da domenica 6 a mercoledì 9 aprile – l’enologia ferrarese approda non soltanto per presentare e promuovere prodotti e produttori locali ma anche per lanciare il connubio fra Fortana e la ‘regina delle valli’, che sarà protagonista a Comacchio della XVI Sagra dell’Anguilla. Durante la quattro giorni scaligera, nello stand allestito all’interno del padiglione Emilia Romagna grazie al contributo della Camera di Commercio e della Provincia di Ferrara, saranno infatti in passerella le etichette DOC (Fortana, Merlot, Sauvignon e Bianco del Bosco) e le IGT del ‘made in Fe’ del vino. All’interno dello stand del Consorzio ferrarese ci saranno le aziende Tenuta Garusola, Mattarelli Vini, Corte Madoninna, Corte Beneficio e il Pettirosso.

Nonostante l’importante impegno economico assunto dalle aziende che vi partecipano, la vetrina del Vinitaly è sicuramente un appuntamento importante a cui partecipare. L’enologia ferrarese è fiera di portare all’attenzione del vasto pubblico della rassegna scaligera il suo vitigno autoctono, il Fortana, che in questi anni, nonostante una contrazione dei consumi del vino nel mercato interno, registra un aumento delle vendite sul mercato regionale e nazionale. Vinitaly inoltre è un’occasione non solo per promuovere i Vini delle Sabbie a livello nazionale ma anche al mercato estero che, anche se da poco, ha cominciato a conoscere ed apprezzare il Fortana.

Non solo: martedì 8 aprile la sala eventi del padiglione regionale ospiterà infatti la presentazione ufficiale del “Convito dei Vini delle Sabbie d’Italia”, rassegna nazionale dedicata ai vini ottenuti – nel Ferrarese ed in altre regioni del nostro Paese – su terreni a forte caratterizzazione sabbiosa, che verrà promosso in collaborazione fra Consorzio Tutela Vini Doc del Bosco Eliceo, Strada dei Vini e dei Sapori della provincia di Ferrara, Delegazione Provinciale Ais-Associazione Italiana Sommelier e Volania Calcio, in qualità di soggetto incaricato dall’Amministrazione Comunale di Comacchio della gestione della grande kermesse lagunare. E per lanciare quest’appuntamento, calendarizzato in occasione e nell’ambito della Sagra 2014, dalla città dei Trepponti arriveranno a Verona piatti e professionalità per il lunch-degustazione il cui menu, curato da Augusto Andreolli e Mirko Bergamini, del Ristorante I Sapori di Comacchio e servito dagli allievi dell’Istituto Superiore d’Istruzione ‘Remo Brindisi’ di Lido degli Estensi, prevede seppie e canocchie alla Magnavaccante; ravioli di farro al branzino con vellutata di carote al profumo dell’Adriatico; CousCous ‘a becco d’asino’; “Buratál” dolce comacchiese e pralina al liquore di Fortana, che saranno accompagnati dai ‘doc delle sabbie’ del Consorzio di Tutela dei Vini del Bosco Eliceo.

A sostenere l’evento sono presenti la Bia e SimaBio che fornisce le farine ‘made in Fe’ con cui verranno preparati i ravioli di farro biologico e il Couscous.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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