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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Creare nuovi posti di lavoro attraverso l’allungamento della stagione turistica: il presidente Ascom Comacchio Gianfranco Vitali ha voluto nel corso della serata conviviale prentalizia del 2 dicembre che ha raccolto oltre 50 associati del territorio in un momento che ha voluto tracciare alcuni obiettivi per il futuro di Comacchio ed i suoi sette Lidi
“Senza giovani non c’è futuro per noi e questo territorio – ha esordito Vitali – che ha ricordato l’esigenza di – ampliare la stagione turistica – ed ha aggiunto – nel comune di Comacchio ci sono oltre 7400 giovani under 30 e quasi 3500 partite iva. Sarebbe bello che ognuno di queste aziende adottasse un giovane. E’ importante che si faccia rete con le start up, dando spazi di lavoro ai nostri ragazzi, assumendo in loco e raccordandosi con il mondo della scuola”.
Esigenze del mondo della formazione rappresentate dal preside Massimiliano Urbinati dell’istituto “Remo Brindisi”: il nostro obiettivo è far lavorare i giovani. Questo territorio deve tornare ad essere un vcero crocevia di cultura e lavoro” ha aggiunto. Sul tema della destagionalizzazione è tornato il direttore generale Ascom Ferrara Davide Urban : “Destagionalizzare porta benefici a tutti – ed ha lanciato la proposta di “passare il Capodanno a Comacchio, di tenere aperte le nostre strutture per il fine d’anno. Questo territorio ha una vocazione turistica e si merita tutte le attenzioni possibili”. Un mercato che sulla costa conta 4 milioni di presenze e che dunque necessita di ampi investimenti: oltre 600mila €uro di investimenti in sinergia per il 2015 tra Pubblico e Privato (Comune, Privati, Consorzio Visit Ferrara) per rimettere in movimento con il progetto Delta Park Riviera sul mercato internazionale il grande patrimonio di case vacanze della costa come ha ricordato ricordato Ted Tomasi di Visit.
Nel corso della serata – che ha visto l’intervento di Lorenzo Marchesini presidente di Gal Delta 2000 che ha sottolineato “la forza di questo territorio con il quale sfidare il futuro”. E’ dunque intervenuto il primo cittadino di Comacchio Marco Fabbri che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale che ha risposto alle domande, alle sollecitazioni ed ai suggerimenti degli imprenditori delle diverse categorie: “Un impegno che parte dalla cultura e dalla valorizzazione museale dei reperti di Spina – che poi ha allargato le sue considerazioni – ora più che mai dobbiamo insieme agli imprenditori programmare. Stiamo raccogliendo la sfida mettendo insieme pubblico e privato. Il settore turismo cultura è quello prioritario e traninante e ci stanno guardando tutti con attenzione”. Un intervento a tutto campo dalla scuola (con l’auspicio di tirocinii formativi su tutta stagione), alla valorizzazione internazionale come Delta Po Park Riviera, ai giovani (con la creazione di un laboratorio di creatività dove possano nascere nuove imprese) ed ha concluso riassumendo il significato di una serata ricca di stimoli positivi: “Dobbiamo investire su una cultura dell’accoglienza e della qualità” ha scandito Fabbri.
Un territorio straegico per il sistema Ferrara come ha testimoniato la presenza del presidente provinciale Ascom Confcommercio Giulio Felloni: “Ho imparato ad amare Comacchio e le sue Valli con panorami esclusivi – e poi ha proseguito – mi sono ritrovato nei problemi degli imprenditori essendo io stesso imprenditore. E di fronte alle difficoltà dobbiamo fare sistema. Gli imprenditori sono un caposaldo sociale e di sicurezza. Creiamo possibilità per i giovani, per le donne. Sono risorse importanti da impiegare per la crescita del territorio. Anche in questi momenti bisogna saper investire con innovazione, partecipare alla vita associativa e dialogare: questa serata è stata un ottima partenza”.
Nel corso della serata poi è stata premiato per il mezzo secolo di attività la famiglia Lemmi (socia storica diAscom) del ristorante il Ragno dove si è svolta la serata conviviale

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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