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Da: IIS Enaudi

Anche nel nuovo anno scolastico l’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi organizza un ricco ciclo di conferenze, aperte alla cittadinanza
ApertaMente vuole suonare la ‘quinta’
Incontri dedicati, fra gli altri, a genetica, sostenibilità ambientale, musica e cinema, nuove tendenze della letteratura e comunicazione nel tempo della rete.

Per il quinto anno consecutivo torneranno a levarsi alte sulla città, metaforicamente, le dolci note della cultura provenienti dall’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi di Ferrara, dove a favore degli studenti e della cittadinanza che vorrà intervenire – per gli eventi di ApertaMente l’Istituto apre infatti le sue porte a chiunque desideri assistere – avrà luogo anche nel corrente anno scolastico un nutrito ciclo di conferenze su temi di carattere scientifico, tecnologico, storico e letterario, tenute da esperti dei rispettivi settori.
Una formula ormai collaudata questa di ApertaMente, i cui incontri lasciano sempre spazio al dibattito con il pubblico in sala, che ha la caratteristica di affrontare temi qualificati, capaci di lasciare tracce nella riflessione e nella memoria degli allievi, sempre però trattati in modo agile e divulgativo.
Si comincia martedì 20 novembre, quando all’Einaudi interverrà Antonella Pollinzi, giovane ferrarese affetta da una malattia genetica, che, insieme ad Arianna Fornasari, parlerà agli studenti del bel libro di cui è stata autrice, “Diario semiserio di una Miss Mal – Convivere con una malattia genetica rara” (Faust Edizioni, 2017), straordinaria testimonianza di tenacia e volontà di agire, in grado di sopperire alle difficoltà prodotte dalla malattia.
Ancora di genetica, ma questa volta per spiegare il ruolo della fermentazione dei microrganismi nella trasformazione delle biomasse in fonti di energia e per smontare molti luoghi comuni sui ‘microbi cattivi’, parleranno la ricercatrice Elena Tamburini e la professoressa Chiara Scapoli, entrambe di Unife, nei loro incontri rispettivamente dell’1 e dell’8 febbraio 2019.
A chiudere l’anno solare 2018 saranno però altri due eventi: il 7 dicembre Matteo Fortini, software engineer con ampia esperienza nello sviluppo di servizi di rete, inviterà gli allievi a stimolanti riflessioni sulle opportunità che internet può offrire a chiunque di diventare ‘hacking civico’, di mettere cioè a disposizione della comunità le informazioni di cui è a conoscenza e le proprie competenze, per buone cause di interesse collettivo come la difesa dei beni comuni; mentre il 20 dicembre Simonetta Savino accompagnerà gli studenti dell’Einaudi in un affascinante viaggio tra le pellicole del cinema d’autore prodotte da documentaristi e registi ferraresi.
Nel 2019, dopo gli eventi con la Tamburini e la Scapoli, ancora nel mese di Febbraio l’Istituto Einaudi ospiterà Rossana dell’Isola, fondatrice della nota agenzia milanese Beyond Research, leader nel settore della consulenza di marketing e di innovazione aziendale, che spiegherà agli allievi come nascono le pubblicità dei grandi brands.
Nei mesi di marzo ed aprile tre preziosi appuntamenti verteranno su temi legati alla musica e alla letteratura: mentre il 2 marzo Ruben Garbellini, accompagnato al violino dalla giovane Federica Malaguti, terrà una lettura scenica dei più grandi testi della poesia italiana del Novecento, il 16 Marzo John Strada, cantautore italiano con esperienze musicali negli Stati Uniti, parlerà agli allievi della nascita della musica rock; infine il 10 aprile un convegno moderato da Alberto Amorelli vedrà la partecipazione di giovani scrittori, che parleranno dei nuovi generi e delle nuove tendenze della letteratura giovanile.
Evento, quest’ultimo, preceduto da un’incursione nella grande Storia che avverrà grazie al contributo del saggista e giornalista romagnolo Renzo Rossi, che condividerà con gli allievi le proprie memorie del secondo conflitto mondiale, che egli vide da bambino, e dall’incontro con l’ingegnere Claudio Spinaci, dell’Unione Petrolifera, che spiegherà in che modo i grandi produttori di energia derivata dal petrolio si preparano a raccogliere, finanziando la ricerca per l’innovazione tecnologica, le sfide per un utilizzo del prodotto che sia sempre più eco-sostenibile.
Ancora alla grande Storia sarà dedicato infine l’ultimo evento di ApertaMente per il 2018-19, quando il 16 aprile sarà ospite dell’Istituto Einaudi la dott.ssa Sharon Reichel, del Meis, che ricorderà il duro impatto che le leggi razziali del 1938 ebbero anche sulla comunità ebraica ferrarese e i drammatici eventi che seguirono all’occupazione nazista della città.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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