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da Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia

“Se fino all’anno scorso essere al Festival era importante, adesso è diventato indispensabile” Greg Barber direttore progetti per le notizie digitali al Washington Post.

Un’edizione straordinaria, intensa e partecipata. Mai come quest’anno IJF ha trasformato l’Italia in una grande piazza di discussione e di incontro tra i cittadini e i giornalisti provenienti da tutto il mondo, sui temi di informazione e attualità.
Cinque giorni in cui il Festival non ha solo parlato di giornalismo ma ha fatto giornalismo, attraverso le testimonianze e la passione di chi vuole esserci, partecipare e condividere.
Mai come quest’anno l’età media del pubblico è stata così bassa. È la prova che mai come oggi c’è tanta voglia di giornalismo di qualità.
693 sono stati i relatori di IJF17, provenienti da 44 paesi diversi (930 gli ospiti totali tra speakers e accompagnatori).

I numeri di IJF17
287 gli eventi, tutti a ingresso libero e in diretta streaming, dei quali 87 in traduzione simultanea – tra incontri-dibattito, talk, interviste, serate teatrali, premiazioni, presentazioni di libri, workshop, case history, nuove realtà e tendenze editoriali – in 15 luoghi del centro storico di Perugia.
14 gli alberghi prenotati a Perugia solo dall’organizzazione del Festival per speaker e accompagnatori, per un totale di 2022 camere nei 5 giorni.
Più di 2000 i giornalisti accreditati, circa 170mila le visite al sito internet.

Facebook > 655mila sono state le visualizzazioni dei contenuti del Festival, 175mila tra ‘mi piace’, clic sui post, commenti e condivisioni durante i 5 giorni.
1831 i nuovi ‘mi piace’ sulla pagina.
15 le dirette nei 5 giorni; più di 190mila le visualizzazioni video, dei quali 157mila con le dirette dei video nativi su Facebook
Il video più visto in diretta streaming è stato Gazebo Live! con più di 34mila visualizzazioni.
Curiosità: oltre 120mila sono state le persone raggiunte fuori dall’Italia via Facebook.
Oltre 500mila il numero totale degli utenti, in Italia e all’estero, raggiunto nei 5 giorni.

Instagram > 2.079 post pubblici, con l’hashtag #ijf17

YouTube > i dati sono aggiornati fino all’8 aprile, mancano ancora i dati dell’ultimo giorno: 50mila gli accessi per i video del canale youtube; 10.000 ore di visualizzazione dal vivo e on demand.
18mila le visualizzazioni in diretta streaming e 25mila visualizzazioni globali on demand. Sono stati trasmessi in diretta streaming tutti gli eventi in 11 diverse sale.

Twitter > 35000 i tweet con l’hashtag #ijf17 dal 5 al 9 aprile, provenienti da circa 11mila utenti diversi (e da 4 continenti).
L’account @journalismfest ha guadagnato circa 1400 follower nei 5 giorni.
Quasi il 40% dei tweet sono stati prodotti fuori dall’Italia: il Festival è stato seguito e commentato in tutto il mondo creando una vera e propria conversazione globale.
Il picco con #ijf17 è stato raggiunto sabato 8 aprile: 9.857 tweet. Il numero massimo è stato alle 11 con 2.278 tweet, quando c’erano 9 eventi in contemporanea.
Circa 11mila utenti unici hanno twittato con l’hashtag ufficiale del Festival #ijf17, entrato tra i trending topic per tutti 5 i giorni in Italia, e nel corso del Festival è entrato nelle tendenze Twitter in UK, USA, Svizzera, Australia, Austria.
Picco di tweet in un’ora: 2300 sabato mattina tra le ore 11 e le 12.
Le visualizzazioni raggiunte in totale dall’account ufficiale @journalismfestival: 633mila.

L’edizione 2018 del Festival si svolgerà a Perugia dall’11 al 15 aprile.
L’hashtag ufficiale: #ijf18

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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