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Da ufficio stampa ELLA STUDIO

Chi non ha mai avuto la curiosità di scoprire cosa c’è dietro il muro di un giardino? Chi non ha mai sognato davanti al cancello di un palazzo antico di scrutare l’oasi nascosta che c’è dentro? L’anima verde e segreta della città di Ferrara si rivela al pubblico, per la terza edizione di Interno Verde. Oltre 70 giardini segreti, raffinate corti rinascimentali, orti medievali celati dalle mura, labirinti di siepi e geometrie zen, scrigni di natura custoditi da storici edifici, si lasciano scoprire esclusivamente sabato 12 e domenica 13 maggio 2018. I visitatori, dopo aver ritirato il kit per partecipare – che include il braccialetto che funziona come pass di ingresso – potranno accedere negli affascinanti giardini nascosti, per conoscere le storie e i personaggi raccontati da questi luoghi magici, oltre a conoscere le caratteristiche botaniche e architettoniche. Quest’anno i giardini privati che partecipano a Interno Verde sono ancora più numerosi. Inoltre, prenotando la propria visita online – sul sito web www.internoverde.it – oppure presso la sede dell’associazione Ilturco, che organizza la manifestazione, si riceverà in omaggio il libro dei giardini a tiratura limitata, una pubblicazione a colori di 280 pagine che oltre a raccoglie informazioni e curiosità, è ricca di approfondimenti e contenuti speciali: vecchie fotografie recuperate dai cassetti e dalle soffitte, illustrazioni e acquerelli, approfondimenti dedicati alla simbologia e iconografia rinascimentale, all’erbario culturale del pittore Filippo De Pisis, all’innovazione del parco ibrido.
Tante anche le iniziative collaterali legate alla valorizzazione degli spazi verdi, come le gite in barca per scoprire i giardini affacciati sul Po di Primaro, laboratori per bambini, mostre di fotografia e di illustrazione, concerti e incontri a tema. Inoltre, nei giorni di Interno Verde, si svolge anche il Vegan Festival, per gustare per tutto il weekend specialità vegane, visitare l’area espositiva con bijoux realizzati in materiale riciclato, prodotti di agricoltura biologica, cioccolato vegano, prodotti olistici e partecipare a workshop, conferenze e cooking show. Con il consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia, si possono prenotare soggiorni a prezzi scontati. Prenotando il pernottamento sul sito www.visitferrara.eu, con il codice sconto “internoverde2018”, si riceve una riduzione del 15%. Inoltre, sempre sul sito del consorzio Visit Ferrara, si può prenotare la visita guidata “Raccontare Ferrara” – sabato 12 maggio, dalle 15.00 alle 17.00 – nel cuore storico ed artistico della città Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Interno Verde è patrocinato dal Mibact, da Ibc Emilia Romagna, dal Comune di Ferrara e da Unife.

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

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CONSORZIO VISIT FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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